Il cavolo verza invernale appartiene alla famiglia delle crucifere. E' uno degli ortaggi più resistenti al freddo, capace di superare anche le gelate. È caratterizzato da foglie molto ruvide e piene di grinze, dal colore verde scuro e dal cuore bianco e tenero.
Le piante di cavolo verza non hanno bisogno di un terreno particolare, basta che sia fresco, abbia un pH neutro e che sia stato concimato precedentemente con ingredienti organici. L'ideale è trapiantare le piantine su di un suolo dove in estate c'è stato un raccolto, così da evitare di concimare il terreno.
Essendo una pianta che non teme il freddo, è opportuno che venga posizionato in zone non soleggiate e secche. Dal momento della semina, occorrono circa 15 giorni per vedere le piantine, che saranno pronte per il trapianto in pieno campo dopo 1 mese dalla semina.
Per la coltivazione del cavolo verza invernale, bisogna preparare il terreno a inizio primavera. In un semenzaio o in piccoli vasetti, praticare dei fori profondi circa 2-3 cm a una distanza di 40 cm l'uno dall'altro. Bisogna inserire i semi tra maggio e giugno, dopo 15 giorni avremo le piantine che però dovranno essere trapiantate a distanza di 1 mese dalla semina. Anche per le piantine, la distanza dovrà essere di 40 cm, e di 50 cm tra le file. Le temperature del periodo estivo permetteranno una buona germinazione, le piante si svilupperanno in autunno, per poi maturare in pieno inverno.
Coltivare il cavolo verza invernale è abbastanza semplice, perché non richiede cure particolari.
Una volta concimato precedentemente il terreno con prodotti organici, e riposto le piantine a dimora, non serviranno altre concimazioni.
Questa pianta ha bisogno di un'irrigazione giornaliera, che riesca a mantenere il terreno sempre umido. Un impianto d'irrigazione a goccia è l'ideale. Mantenere sempre pulita l'aiuola dalle erbe infestanti che potrebbero seccare il suolo. Sarchiare con una piccola zappa i contorni della pianta per ossigenare il terreno, facendo molta attenzione alle radici. Visto che si tratta di una pianta dalle dimensioni importanti, in autunno, rincalzare il fusto con del terriccio.
Dal momento del trapianto a quello del raccolto, non c'è un periodo preciso da seguire. Quando le foglie sono diventate abbastanza grandi e la testa centrale si è formata, si è pronti per il raccolto.
In linea di massima, il raccolto avverrà da fine autunno e per tutto l'inverno.
I funghi e i parassiti che possono attaccare il cavolo verza invernale sono tanti.
L'ernia del cavolo è un fungo che attacca le radici della pianta, ingrossandole e facendole marcire. Quando una pianta viene attaccata da questo fungo, bisogna eliminarla, per evitare che attacchi anche alle altre. Se ci troviamo di fronte a un esemplare che presenta macchie nere sulle foglie, allora siamo in presenza dell'alternaria.
Un altro pericolo è rappresentato, sia dalla cavolaia, un insetto le cui larve divorano le foglie, sia dall'altica, una specie di pulce in grado di rovinare il raccolto.
Per ovviare a questi problemi basta utilizzare sul terreno un macerato di pomodoro.
Il cavolo verza invernale è un ortaggio ricchissimo di elementi nutritivi. Il suo utilizzo rinforza le difese immunitarie. Ricco di vitamine e di sali minerali, svolge anche un'azione antibiotica e disinfettante.
Ha un sapore che somiglia molto a quello del cavolo. Le sue foglie grandi e rugose lo rendono protagonista di molte ricette in cucina.
Utilizzando la parte interna, bianca, tenera ma allo stesso tempo croccante, si possono preparare delle gustosissime insalate.
Le sue foglie esterne, essendo molto grandi, vengono spesso utilizzate per preparare involtini o semplicemente per la preparazione di zuppe.
Avvolto in un panno umido si può conservare in frigorifero fino a tre settimane.