Il cavolo verza moretta è caratterizzato da un colore violaceo e dal cuore biancastro: le foglie sono carnose, croccanti e con un aspetto riccio e bolloso. Il gusto è dolce e si presta a tanti usi in cucina.
La verza moretta di Verona è un prodotto DOP veneto: per la sua coltivazione è rispettata una particolare cura in ogni dettaglio. Si cerca di ottenere un prodotto rustico, quindi la preparazione del terreno e la sua concimazione viene effettuata in modo meccanico e quasi rudimentale, con gli attrezzi tipici del contadino di una volta.
Antico non significa poco attento, anzi: vengono utilizzati i migliori concimi di origine rigorosamente biologica, di letame maturo e stallatico pellettato, miscelati ad arte con sali minerali
Per quanto riguarda la piantumazione, la semina avviene a giugno: è molto importante mantenere una distanza di almeno 50 cm tra una pianta e l'altra, e di 1 metro tra le file parallele del raccolto.
Una volta trapiantata la piantina a luglio, in vaso o in campo aperto, si consiglia di installare delle reti ombreggiate per proteggere le foglie dai raggi diretti del sole e dal caldo secco del microclima delle colline, differente rispetto al territorio umido pianeggiante.
È importante anche provvedere al drenaggio costante del suolo e a una corretta concimazione
La verza moretta di Verona è un prodotto agricolo tipico veneto che viene trattato con coltura naturale e biologica: si utilizzano concimi di origine naturale, compost organici con letame maturo e stallatico pellettato, miscelati con zinco, rame e potassio.
Il micro-clima delle colline veronesi è molto particolare, fresco e mitigato: l'ortaggio si semina a giugno e si trapianta a luglio, in campo aperto o in vaso. Per proteggere la verza dal caldo secco e dai raggi UV diretti si consiglia caldamente di installare delle reti ombreggianti e di irrigare spesso.
Allo stesso tempo è fondamentale drenare il terreno e limitare al massimo ristagni e pozzanghere che possano diventare paradisi terrestri per intere colonie di insetti e parassiti.
La raccolta si effettua da novembre fino a febbraio, in modo rigorosamente manuale
Per quanto riguarda le malattie della verza, anche questa varietà tipica veneta teme le virosi come peronospora e cavolaia, patologie che si prevengono utilizzando strumenti disinfettati e sterili.
Altre minacce per l'ortaggio sono le larve, le lumache, gli insetti infestanti come cimici, afidi, ragni e pidocchi.
È fondamentale, oltre alla pulizia degli strumenti del mestiere, fare attenzione a drenare bene il terriccio in modo che non si formino colonie di parassiti, funghi, muffe, lieviti, spore e altri elementi patogeni per la pianta.
La verza moretta ha un sapore dolciastro molto piacevole, quasi agrodolce: per questa particolarità è adatta alla preparazione di ricette orientali.
Si può consumare a crudo nelle insalate, con solo un filo d'olio piccante, oppure lessata e gratinata al forno. Con le sue foglie si possono fare degli stuzzicanti involtini da farcire con carne o verdure.
È un ortaggio perfetto per la preparazione di zuppe, minestre, vellutate, sformati e molto altro ancora.
Dopo il raccolto si conserva in frigorifero a una temperatura di 3-4°C.