Le erbette o bietole da taglio, si presentano con foglie lisce dal colore verde scuro brillante. Il loro sapore è molto simile a quello degli spinaci, un po' amarognolo.
Sono ricche di vitamina A e C, beta-carotene, magnesio, ferro e potassio. Il loro consumo apporta all'organismo molti benefici. Hanno proprietà anti-anemiche, diuretiche e rinfrescanti.
In cucina possono essere utilizzate sbollentando le foglie o semplicemente saltandole in padella.
Possono mantenere la loro freschezza se deposte in un sacchetto per 2-3 giorni in frigo. Una volta lessate si possono riporre in sacchetti e conservare in freezer per circa 6 mesi.
Nella coltivazione delle erbette, il terreno deve essere morbido e capace di drenare gli eccessi di acqua. Bisogna prepararlo precedentemente e concimarlo con prodotti organici.
Ha bisogno di un clima mite, evitando le temperature sia troppo alte che troppo basse. L'ideale è esporre le piantine a una temperatura di circa 20° C.
In base alle zone, in inverno è opportuno coprire la coltivazione con teli di tessuto non tessuto.
Tra marzo e aprile è possibile seminare, dopo circa 10 giorni le piantine sono pronte per il trapianto in pieno campo.
I semi delle erbette sono abbastanza grandi, quindi potrebbero essere seminati direttamente in pieno campo tra marzo e aprile. Nelle zone con un clima più freddo ci si può anticipare di un mese, seminando in piccoli vasetti o semenzaio. Il seme viene posto sul terreno e coperto solo da un velo di terriccio.
Dopo circa 10 giorni, il seme germoglia. La piantina formata da 4-5 foglie è pronta per essere trapiantata in pieno campo. Ogni piantina deve essere posta a circa 40 cm dall'altra e le file devono avere una distanza di circa 50 cm.
È molto importante posizionare le piantine in zone esposte al sole, anche se questo tipo di coltivazione riesce a crescere anche a mezz'ombra.
Preparare e concimare il terreno nell'autunno precedente con prodotti organici, permetterà di evitare ulteriori concimazioni durante la coltivazione.
Il terreno deve essere irrigato regolarmente, evitando di bagnare le foglie, per non favorire l'attacco di funghi.
Durante la coltivazione bisogna arieggiare il terreno e pulire dalle erbe infestanti.
Controllare se ci sono alla base delle erbette, foglie ingiallite o marce. Devono essere tolte con una certa tempestività, nello stesso tempo, si può utilizzare un infuso di equiseto o un decotto di aglio, da nebulizzare sulle piantine.
Il raccolto avviene dopo circa 40 giorni dalla semina, essendo una pianta che ricaccia, si avranno raccolti continui a intervalli di un mese.
Ci sono due malattie, alle quali le erbette sono esposte durante la coltivazione.
L'oidio o più comunemente chiamato mal bianco, è una malattia fungina. Quando la pianta presenta alla base, foglie ingiallite o marce, bisogna eliminarle e preparare un infuso di equiseto o un decotto d'aglio, da nebulizzare sulle rimanenti foglie.
La peronospora, altra malattia fungina, attacca la pianta ricoprendola di muffa. Può essere combattuta, evitando ristagni d'acqua e arieggiando frequentemente il terreno. Altro modo per eliminare la peronospora è utilizzare direttamente sulle colture macerati d'ortica.
Le erbette sono una varietà di verdura, coltivata sin dall'antichità. Le foglie venivano mangiate e le radici venivano utilizzate come piante medicinali. Il sapore molto delicato e l'alta digeribilità rendono le erbette adatte anche all'alimentazione dei bambini. Si tratta di una verdura con un basso potere calorico ma che apporta molti nutrienti, come vitamine, minerali, ferro, potassio, fosforo e magnesio.
La semina avviene tra marzo e aprile e il primo raccolto dopo circa 40 giorni. Successivamente, trattandosi di una pianta che si rigenera, a cadenza mensile si potranno effettuare ulteriori raccolti.