Il caco vaniglia ha un profumo dolce e aromatico: rotondo e leggermente appuntito, il frutto si distingue per un intenso colore aranciato e foglie più lunghe a lancia verdi brillanti.
Il caco vaniglia cresce bene in un terreno particolarmente soffice, permeabile e ben concimato: non deve sussistere alcun rischio di ristagno idrico.
Gradisce l'esposizione al sole e una concimazione con letame maturo e sali minerali come potassio, rame e zinco.
Il caco ama un clima mite, si trapianta verso l'autunno e nei luoghi più caldi e ventilati. In caso contrario, è necessario posticipare la coltivazione dopo l'inverno, poiché il frutto non sopporta le gelate e le raffiche di vento.
Per quanto riguarda la piantumazione, si possono acquistare le piantine e gli arbusti già formati in un negozio specializzato in sementi oppure, ovviamente, in uno shop online riservato al giardinaggio.
Prima della messa a dimora è necessario dissodare, vangare e sarchiare con cura il suolo: il terriccio dovrà essere del tutto drenato e libero da ristagni.
È possibile coltivare il caco vaniglia anche in terrazzo o sul balcone di casa, la cosa migliore da fare è valutare il luogo più soleggiato: il calore è un fattore determinante per il suo corretto sviluppo.
Per quanto riguarda la coltivazione del caco vaniglia, bisogna valutare alcune caratteristiche fondamentali: il clima e la tipologia di terreno.
Il caco necessita di temperature miti, senza escursioni repentine né gelate invernali che possono compromettere i frutti. Inoltre, il terriccio deve sempre essere mantenuto ben drenato e concimato con compost di letame maturo (o stallatico di cavallo), macerato di ortiche e humus di lombrichi.
Si può coltivare anche in vaso e sul balcone di casa: la cosa più importante da fare è sorreggere l'alberello con dei tutori particolari e provvedere di frequente alla potatura dei rami e delle foglie.
È necessario eliminare le primizie danneggiate e permettere alla pianta di crescere vigorosa, alleggerendo le fronde e dando una forma slanciata.
Per questo motivo bisogna essere abili con le forbici e, in caso contrario, lasciarsi aiutare da un esperto.
Il caco vaniglia spesso è minato da insetti e parassiti che si annidano all'interno del frutto e depongono le uova, facendolo marcire.
La buccia è molto zuccherina e sottile, quindi è una vera attrazione per gli uccelli che ne sono ghiotti.
La cosa migliore da fare è concimare con compost di letame e sali minerali di qualità, aggiungendo degli impacchi di equiseto e di ortica, dalle note qualità antisettiche e cicatrizzanti.
Per quanto riguarda i volatili, si possono installare dei dissuasori o delle reti protettive, anche sul balcone di casa.
Il caco vaniglia si mangia a crudo a tutto pasto, anche a colazione o a merenda.
In cucina è largamente impiegato per la preparazione di confetture e di budini, gelatine e dolci al cucchiaio.
È molto dolce e zuccherino, perfetto per arricchire le salse piccanti con cui accompagnare i secondi di carne di bollito, oppure per realizzare la tradizionale mostarda cremonese.
Difficilmente si lascia maturare sul ramo, poiché cadrebbe, spappolandosi al suolo: il caco vaniglia si raccoglie recidendo semplicemente il rametto, verso ottobre.