frutteto

Coltivare il frutteto

Chi possiede un appezzamento di terreno, prima o poi avrà il desiderio di inserirvi un frutteto per soddisfare le esigenze della propria famiglia.

 

Operazioni preliminari e progettazione

Il progetto richiede riflessioni approfondite sia per quanto riguarda gli spazi da utilizzare sia per  la scelta delle piante. Si tratta infatti di ottenere risultati a lungo termine, quindi un errore si ripercuoterà sui seguenti 5 o 10 anni.

Innanzitutto analizziamo il terreno per capire se sia adatto dal punto di vista della tessitura e della ricchezza di materia organica. Le eventuali mancanze andranno corrette aggiungendo ammendanti di vario tipo.

In secondo luogo dovremo valutare la quantità di alberi da mettere a dimora. Questa scelta dipende  dalla forma che decideremo di dare loro. Negli ultimi decenni si tendono a preferire forme contenute come la spalliera o a fusetto: riducono la produzione, aumentando però le dimensioni del frutto e il sapore. Inoltre la manutenzione diventa più comoda e sicura, come la raccolta.

 

Scelta delle varietà e impianto

Per la scelta delle varietà noi consigliamo di chiedere a dei vivai locali: spesso propongono cultivar adatte sia al clima sia al terreno che, negli anni, hanno dimostrato di essere affidabili.

Se scegliamo una delle forme di cui abbiamo parlato potremo adottare un sesto di impianto anche abbastanza stretto: 4 metri tra un filare e l’altro e 1,5  metri sulla fila. Le piante a spalliera, molto piatte, hanno però bisogno di una forte impalcatura da impostare precedentemente.

Il periodo migliore per la messa a dimora è l’autunno: prepariamo in anticipo un’ampia buca (anche  un metro per 1 metro di profondità) e aggiungiamo abbondante ammendante organico ben decomposto sul fondo, da coprire con uno strato di terreno. Inseriamo poi la pianta badando che il punto d’innesto sia sopraelevato rispetto al terreno. Se la pianta è a radice nuda può essere utile effettuare l’inzaffardatura, vale a dire creare una  “pastella” con acqua, terriccio e un poco di stallatico e lasciarvi le radici per qualche ora: si reidrateranno e troveranno subito nutrimento per la loro crescita.