Originaria della Siberia e della Russia meridionale, quest'erba aromatica vanta di conseguenza una notevole capacità di resistere a temperature piuttosto rigide. Si caratterizza per una crescita rigogliosa e, grazie alle sue naturali proprietà repellenti, può essere un'ottima opzione per le bordature lungo le file di ortaggi. Coltivandola in vaso è importante prestare attenzione al drenaggio del contenitore, inserendo materiali inerti o cocci per un risultato migliore. Per quanto riguarda la raccolta, è consigliabile cimare la pianta per stimolarne l'infoltimento e gustare le foglie nel momento in cui hanno un sapore migliore.
La coltivazione di questa pianta è estremamente semplice e adatta anche a chi non ha molta esperienza. È sufficiente garantire un'ottima esposizione e ridurre la quantità di irrigazioni, soprattutto a partire dal secondo anno di età, in modo tale da stimolare un maggiore accumulo di oli essenziali sulle foglie. È questo infatti il segreto di una pianta aromatica davvero saporita. Il dragoncello può essere coltivato anche sul terrazzo, possibilmente avvicinandolo al muro per evitare l'esposizione ai venti freddi. Quando viene fatto crescere in un contenitore, si deve prestare attenzione alle bagnature, per non rischiare marciumi a livello radicale. Per regolarsi con le irrigazioni, meglio verificare che il terreno risulti davvero asciutto e procedere solo in quel caso ad annaffiare moderatamente nelle prime ore del mattino. Il dragoncello può essere sottoposto a interventi di concimazione specifici per piante aromatiche. La raccolta avviene a scalare, cimando gli steli, da primavera a inizio autunno.
Quest'erba aromatica si propaga tramite i propri semi: è possibile avviare la coltivazione in semenzaio tutto l'anno, anche se i migliori risultati si riscontrano con la semina in campo aperto. Il dragoncello può essere trapiantato dalla fine dell'inverno fino alla metà dell'estate, avendo cura di individuare un luogo molto soleggiato, ma al tempo stesso riparato dai venti. Al fine di favorire uno sviluppo ottimale delle varie piante e promuovere la circolazione dell'aria, si dovranno predisporre delle file con un distanziamento di almeno venti centimetri tra i vari esemplari.
Dal momento che il ristagno idrico è uno dei principali nemici nella coltivazione del dragoncello, è importante preparare un substrato ben drenato, al cui interno si trovano materiali inerti che favoriscono l'ossigenazione. Allo stesso tempo, è necessaria una buona presenza di materia organica, che assicura il corretto nutrimento durante la stagione vegetativa. Quest'erba aromatica dovrebbe essere posizionata in pieno sole e, se coltivata in vaso, spostata in zone di mezz'ombra solo nei mesi più caldi. Dato che è una pianta perenne, resiste molto bene alle basse temperature.
Il dragoncello si caratterizza per uno sviluppo resistente e rustico. Tuttavia, esistono alcuni pericoli che potrebbero minarne la crescita ottimale. Il più importante è senza dubbio il marciume radicale: per evitare di incorrervi è necessario prevenire la formazione di ristagni idrici. Tra i nemici temibili per la coltivazione del dragoncello in campo aperto vi sono le lumache, dalle quali è possibile difendersi solo attraverso l'utilizzo di trappole specifiche. Grazie alla sua naturale profumazione tiene lontano acari, afidi e altri parassiti. Per questo motivo è ideale per la consociazione con diversi ortaggi.
Questa pianta viene ampiamente utilizzata in cucina, in particolar modo nella gastronomia francese, allo scopo di aromatizzare diverse pietanze, tra le quali spiccano le uova, il pesce, i frutti di mare e le carni. Grazie al suo sapore molto simile all'anice e al sedano, nonché ai sentori amarognoli e speziati, quest'erba aromatica conferisce sapore anche ai piatti più neutri. Il dragoncello è l'ingrediente indispensabile per la preparazione della famosa salsa bernese ma anche della salsa tartara. Può essere conservato una volta lasciato essiccare accuratamente tritato.