Varietà di zucca originaria di Hokkaido (Giappone), dalla caratteristica forma a cipolla. Ha una buccia sottile di color giallo-arancione, completamente edibile insieme alla polpa. La sua consistenza risulta croccante. Le dimensioni sono piccole, il peso di 1 o 2 kg circa.
La zucca Uchiki Kuri si adatta bene ad ogni tipo di terreno, anche se è preferibile quello sciolto. Per quanto riguarda il clima non ha esigenze particolari e può essere coltivata in tutta Italia.
La semina va fatta in terreno soffice, e la concimazione solo alla messa a dimora della piantina. Il concime va applicato una volta sola se trapiantata in piena terra. In vaso invece sarà necessario ripetere l'applicazione ogni 20-25 giorni circa.
Si può seminare fin da febbraio o marzo se al coperto, oppure ad aprile-maggio se all'aperto. Anche il trapianto può essere eseguito ad aprile e maggio, prediligendo sempre una posizione soleggiata.
La semina anticipata al coperto, con una temperatura intorno ai 20° C, può essere effettuata da febbraio a marzo. In vaso saranno necessari 2 o 3 semi.
Se seminata all'aperto, invece, è meglio attendere la primavera inoltrata tra aprile e maggio. In questo caso sarà sufficiente piantare 3-4 semi per ogni buca. Bisogna ricordare di utilizzare 1 grammo di semi per ogni mq di terreno.
Il trapianto si effettua quando le piantine hanno sviluppato circa 3 o 4 foglie. Sarà possibile disporre una pianta per ogni singola buca. La distanza ideale per la messa a dimora all'aperto è di 2 metri fra le varie file e di 1,5 metri fra le singole piante.
Il primo passo per la cura della pianta è di mantenere umido il terreno. Quando i frutti inizieranno a svilupparsi è bene evitare il rischio che, una volta pesanti, arrivino a toccare il terreno. La pacciamatura con semplice paglia sistemata alla base della pianta è la soluzione ideale.
Un trattamento efficace durante le fasi iniziali della coltivazione, è quello di spuntare il fusto della pianta in cima al di sopra della terza foglia. I tralci laterali invece andranno spuntati al di sopra della quarta foglia.
Il raccolto va effettuato tagliando circa tre centimetri di gambo come per le zucche di altre varietà. Il frutto potrà essere lasciato al sole per qualche giorno per asciugarsi un po'. La zucca Uchiki Kuri si manterrà buona per diversi mesi, arrivando agevolmente fino all'inverno per le raccolte tardive. L'ideale sarebbe attendere almeno un mese dopo la raccolta per assaporarla al meglio.
Questa varietà è molto resistente alle malattie, tuttavia come molte altre sue simili, teme umidità, le lumache e il virus mosaico del cetriolo. La pacciamatura può salvare il frutto dall'esposizione a umidità eccessiva del terreno.
Il virus del mosaico del cetriolo, che colpisce diverse tipologie di zucche, può essere notato da sintomi caratteristici come: foglie con macchie gialle e vesciche in particolare in corrispondenza delle prime, deformazioni della foglia. Le conseguenze sono purtroppo una progressiva necrosi del frutto e in presenza del virus è necessario eliminare interamente la pianta.
Il sapore della zucca Uchiki Kuri è dolce, e una volta maturo ricorda quello della castagna. Molto apprezzato in pasticceria infatti, si adatta a numerose ricette sia cotta che cruda. La sua buccia morbida consente di consumarla a crudo insieme alla polpa. La si usa in impasti, a crudo grattugiata nell'insalata, arrostita, come sostituto dei tuberi classici, o in crema.
Le sue piccole dimensioni la rendono perfetta per essere cotta e usata come contenitore di zuppe e creme.
Si conserva per mesi appena colta, o tagliata a fette e riposta in congelatore in sacchetti ermetici.