Peperoncino piccante Diavolicchio

Caratteristiche

Il Peperoncino Diavolicchio è una pianta molto produttiva, tra le più coltivate in Calabria, e appartiene alla specie Capiscum annuum. Si dimostra anche una bella pianta ornamentale, soprattutto quando il cespuglio è ben sviluppato e i cornetti sono rossi.
La pianta è semplice da coltivare, anche per i neofiti.
I frutti si possono raccogliere e utilizzare anche verdi, ma la maturazione completa avviene nel mese di luglio. La produzione continua fino alla metà del mese di ottobre, al Sud anche fino al mese di novembre.
I frutti sono piccoli, misurano dai 3 ai 5 centimetri, ma sorprendono per il loro sapore deciso.

Terreno e Concimazione

Il Peperoncino Diavolicchio ha bisogno di un terreno ricco e fertile, morbido e con una buona capacità di drenaggio, poiché teme il ristagno idrico. Durante la fase di preparazione del terreno, che può avvenire già in dicembre, si procederà alla concimazione con sostanze organiche.
La pianta ama la luce diretta, quindi l'esposizione dovrà essere in pieno sole. I frutti passano dal colore verde al rosso intenso quando sono maturi.
Per quanto riguarda il trapianto è importante tenere conto della temperatura esterna, che deve essere di circa 20°C. In questa fase si può procedere a una seconda concimazione.

Piantumazione

La piantumazione per seme può cominciare già nel mese di febbraio nelle regioni del Sud Italia, se la temperatura esterna lo consente, oppure in semenzai riscaldati. Il terreno deve risultare sempre umido, con irrigazioni regolari ma non troppo abbondanti.
Per quanto riguarda la piantumazione per pianta, oltre a tenere conto della temperatura esterna, bisogna disporre le piante a 50 centimetri l'una dall'altra e a 70 centimetri tra le file.
La piantina si sviluppa a cespuglio e può raggiungere il mezzo metro di altezza.
È molto importante, al fine di evitare funghi e altre malattie, non bagnare mai le foglie della pianta.

Coltivazione

Questa varietà di peperoncino è molto semplice da coltivare, sia in vaso sul balcone che in giardino o orto. Estremamente produttiva, necessita di poche cure: luce diretta, clima caldo e senza sbalzi termici, irrigazione regolare.
Durante l'irrigazione, che deve avvenire alla sera o al mattino presto, è importante non bagnare le foglie e controllare che il terreno sia sempre umido. È opportuno, nella seconda fase di concimazione, provvedere con del fosforo e potassio che aiutano il corretto sviluppo di fiori e frutti.
La pianta raggiunge il mezzo metro di altezza e produce molti frutti: è quindi importante dotarla di un tutore, per evitare la rottura del fusto e favorire la crescita verticale.
Il raccolto dei frutti comincia nel mese di luglio e va avanti fino alla metà del mese di ottobre. I peperoncini maturi si presentano di un bel rosso intenso e sodi al tatto e vanno raccolti recidendo il picciolo.
Le piante coltivate nel terreno daranno frutti leggermente più grandi rispetto a quelli delle piante coltivate in vaso.

Malattie

La pianta è soggetta all'attacco di parassiti, come oziorrinco, afidi e cocciniglia, ma anche di funghi, con il mal bianco, la muffa grigia e la fumaggine.
Per quanto riguarda la comparsa delle muffe, queste possono essere il risultato di una scorretta irrigazione, della presenza di umidità sulle foglie oppure di spore trasportate dal vento. Colpiscono inizialmente le foglie ma possono propagarsi al resto della pianta, quindi bisogna intervenire tempestivamente.
Anche i parassiti attaccano principalmente le foglie, sulle quali talvolta sono visibili a occhio nudo. Per debellarli sono sufficienti metodi naturali o prodotti biologici.

Peculiarità

Questo peperoncino è molto amato e utilizzato in Italia per la sua piccantezza media che risulta gradevole e immediata, esaltando il sapore delle pietanze senza coprirlo.
È perfetto per la preparazione di soffritti, primi piatti di pasta tipici della cucina mediterranea, salse e sughi. Si può utilizzare fresco, crudo o cotto, ma anche secco.
I piccoli frutti possono essere conservati interi sott'olio, sott'aceto, nel freezer oppure secchi. In quest'ultimo caso è possibile tritarli e conservarli in barattoli di vetro, a patto che siano stati essiccati perfettamente.