Il cappuccio a punta

Caratteristiche del cappuccio a punta

Il cappuccio a punta viene così chiamato per la caratteristica forma conica, non è molto grande infatti il suo peso non supera i 500 grammi. Si presenta di colore verde scuro per le foglie esterne mentre, man mano che si arriva al centro dell'ortaggio, il verde intenso e brillante diventa quasi bianco.

Terreno e concimazione del cappuccio a punta

Il cappuccio a punta ha bisogno di essere piantato in profondità, almeno a 30 o 40 centimetri, in un terreno fresco, assolutamente non acido, che sia stato precedentemente concimato abbondantemente con sostanze organiche, meglio ancora se precedentemente sono stati raccolti legumi perché sono piante che arricchiscono il terreno rilasciando azoto. È un ortaggio che può essere coltivato in zone dove la temperatura è abbastanza fresca perché riesce a resistere al freddo ma non al caldo, infatti se le temperature superano i 20° C il cavolo inizia a soffrire. Ama la pioggia ma bisogna stare attenti ed evitare i ristagni d'acqua altrimenti l'ortaggio potrebbe marcire.

Piantumazione del cappuccio a punta

Per coltivare questo ortaggio possiamo iniziare dai semi, quindi preparare un semenzaio con terreno concimato organicamente, fare dei piccoli buchi di circa 2 centimetri di profondità e mettere i semini facendo attenzione a distanziarli almeno 15 cm uno dall'altro. Una volta che le piantine sono diventate abbastanza grandi, bisogna farle respirare di più cercando di diradarle in modo da dare più spazio alle piantine stesse di crescere. Trascorsi circa 60 giorni le piantine sono pronte per essere trapiantate in pieno campo facendo attenzione a lasciare almeno 50 cm di distanza tra una pianta e l'altra.

Coltivazione del cappuccio a punta

Il cappuccio a punta deve essere innaffiato regolarmente se si trova in zone dove la pioggia non è frequente, quando s'inizia a vedere la punta bisogna aumentare le irrigazioni. Si tratta di un ortaggio che fortunatamente è molto resistente a parassiti e a malattie varie anche se bisogna fare continue verifiche e usare appositi accorgimenti preventivi in quanto può essere esposto nel periodo invernale alle Cimici del cavolo e nel periodo estivo alla Cavolaia, larve che riescono a mangiare addirittura tutte le foglie. Per il raccolto bisogna attendere dai 50 ai 60 giorni, per capire se l'ortaggio è pronto basta guardare la punta e vedere se è cresciuta abbastanza, toccarla e sentirla al tatto molto compatta, a quel punto il cavolo è pronto per essere raccolto, basta tagliare proprio sotto alle prime foglie.

Malattie del cappuccio a punta

Il parassita che può colpire il cavolo a punta è la cavolaia, le sue larve sono molto pericolose, riescono in poco tempo a mangiare tutte le foglie di questo ortaggio. Per evitare che questo parassita distrugga il raccolto si può preventivamente fare dei decotti con le foglie di pomodoro e irrorare il terreno. Altra malattia del cappuccio a punta è la pulce di terra anch'essa molto pericolosa ma più facile da vedere perché si tratta di un insetto che saltella e che lascia tanti buchi sulle foglie. Infine un altro parassita nocivo è la mosca del cavolo riconoscibile perché l'ortaggio si presenta con foglie gialle.

Peculiarità del cappuccio a punta

Il cappuccio a punta viene consumato sia crudo che cotto, le sue foglie sono molto sottili e ha un sapore dolce. Si tratta di un ortaggio ricco di vitamina B6 e C ma soprattutto di potassio. Grazie alle sue foglie sottili si presta molto bene per la preparazione di gustose insalate abbinato ad altri ortaggi o da solo, ma è ottimo anche stufato perché il suo sapore dolce lo rende un ortaggio abbinabile ad altri ingredienti come carboidrati e amidi; oltretutto se viene consumato apporta all'organismo grandi benefici grazie all'elevato contenuto di acido folico, molto utile per prevenire patologie cardiache.