Caratterizzata da un piacevole sentore amarognolo, la catalogna puntarell è una verdura in grado di conferire un sapore unico alle pietanze. Viene prevalentemente utilizzata nella preparazione di primi piatti e torte salate. Spesso associata ad altri ingredienti molto saporiti, quali le acciughe, è perfetta per dare gusto anche ai piatti più poveri. Sono molto apprezzati gli abbinamenti con le fave e le patate, materie prime con cui si genera un piacevole bilanciamento di sapori. Per conservare più a lungo quest'ortaggio, si consiglia di lavare e asciugare le coste intere e riporle in freezer fino a 3 mesi.
Quest'ortaggio viene seminato nel periodo compreso tra giugno e settembre. Nei climi più freddi, meglio anticipare di un mese la coltura. Si può piantare direttamente in orto, ma anche avviare la coltivazione in vaso, per procedere a un trapianto dopo circa 40 giorni. È preferibile piantare impostando delle file distanti almeno 35 centimetri tra loro, piuttosto che con il metodo dello spaglio, così da consentire lo sviluppo dei cespi. Questa tipologia di impianto permette anche di procedere alla sarchiatura molto più agilmente, per contrastare la crescita di erbe infestanti.
La catalogna è molto semplice da coltivare e le indicazioni da tenere a mente sono poche. A livello di irrigazioni, è importante programmare innaffiature costanti e molto regolari. Assicurandole il corretto apporto idrico, la pianta potrà crescere in modo sano e vigoroso. Durante tutto il periodo di vegetazione vanno tenute sotto controllo le erbe infestanti, zappettando vicino alle piantine e rimuovendo crescite indesiderate. La pacciamatura può offrire un’alternativa pratica per la coltivazione di questa pianta, poiché consente di risparmiare tempo prezioso. Se si ricorre a questo metodo, meglio puntare su un telo nero, che permette di riscaldare il suolo. Inoltre, nei climi più rigidi, il tessuto non tessuto aiuterà a proteggere la catalogna delle prime gelate, che potrebbero compromettere la coltura verso la fine del processo di crescita. In linea generale, la raccolta avviene dal mese di settembre alla fine di ottobre e si effettua con l'impiego di cesoie per tagliare il cespo alla base.
La catalogna è una verdura rustica e poco esigente. Molto spesso, infatti, può subentrare senza problemi ad altre coltivazioni, sfruttandone i residui. Può crescere in diverse condizioni, anche se un terreno a medio impasto e ben drenato è certamente da preferirsi. Per evitare il più possibile i ristagni idrici, si dovrà preparare il suolo lavorando in profondità con la vanga. Predilige climi temperati ed esposizioni solari medie. Per quel che riguarda la concimazione, è meglio non eccedere con l'azoto, che potrebbe depositarsi sulle foglie e generare tossine.
Essendo molto resistente e rustica, la catalogna non è particolarmente soggetta all'attacco di parassiti e malattie. Ad ogni modo, è importante prevenire lo sviluppo di patologie di natura crittogamica, che potrebbero verificarsi nel momento in cui si verificano lunghi periodi di umidità e ristagni idrici. È possibile evitare questi inconvenienti, lavorando al meglio il suolo e intervenendo in caso con il bicarbonato di potassio. In alcuni periodi dell'anno, le lumache potrebbero presentare un rischio per la crescita ottimale della pianta. È possibile allontanare questi parassiti utilizzando un lumachicida biologico oppure della cenere.
Chiamata anche cicoria asparago, la catalogna si distingue per il cespo allungato e le coste bianche da cui spuntano le foglie verdi. Si tratta di una pianta biennale, da coltivare anche in un piccolo orto domestico per poi raccogliere tutto il cespo prima del momento della fioritura. Quest'ortaggio si presta a essere coltivato lungo tutti i territori italiani, avendo cura di anticipare le tempistiche nei climi più freddi. In cucina, può essere gustata come verdura da contorno, ma anche come ingrediente che conferisce un tocco amaro a svariate preparazioni.