Il cavolfiore tardivo

Caratteristiche del cavolfiore tardivo

Varietà di cavolacei tra le più vendute e apprezzate, si può coltivare da luglio fino ad agosto e il fiore si raccoglie dopo 5 mesi dal trapianto. Il cavolfiore tardivo ha un fiore bianco puro che resta protetto dal fogliame fino a completa maturazione.

Terreno e concimazione del cavolfiore tardivo

Il cavolfiore tardivo è tra le varietà crucifere più coltivate nel Centro-Sud d'Italia. Richiede un terreno ricco di sostanza organica e nello specifico, predilige la presenza di calcio abbondante che può essere apportato con farina di roccia calcarea. Il cavolfiore ama il clima caldo-umido con temperature comprese tra i 17° e i 20° C. Si tratta di una coltura da rinnovo pertanto è preferibile intercalarlo con grano o pomodoro e mai con la stessa varietà di piante che potrebbero apportare numerose malattie al raccolto.

Piantumazione del cavolfiore tardivo

La semina diretta del cavolfiore tardivo in campo aperto riesce molto bene anche se è preferibile procedere alla semina in contenitori appositi in semenzaio e proseguire poi con il trapianto. Quest'ultimo può avvenire da luglio fino alla fine di settembre. Il trapianto delle varietà tardive richiede maggiore spazio tra una piantina e l'altra in quanto il fiore può raggiungere dimensioni più elevate rispetto alla varietà classica. Si consiglia di lasciare dai 40 ai 70 cm tra una piantina e l'altra.

Coltivazione del cavolfiore tardivo

Il cavolfiore tardivo è una pianta rustica e resistente che riuscirebbe a crescere anche in mezzo a un prato. Per questo motivo la lavorazione del terreno per l'impianto può anche essere superficiale. L'apporto di letame e concimi secchi è essenziale per favorirne la crescita e la fruttificazione. La pianta ha bisogno di umidità e irrigazioni costanti nel periodo estivo che dovranno essere ridotte gradualmente con l'abbassamento delle temperature. I fiori iniziano a legare nel mese di settembre-ottobre. Le piantine nel primo periodo devono essere liberate dalle erbacce in maniera meccanica fino alla completa formazione del fogliame. La consociazione con piselli, lattuga e porri giova alla pianta che deve invece essere coltivata lontano da pomodori, patate e cipolle. A 160 giorni dal trapianto si inizia ad avere il raccolto con fiori che possono raggiungere anche un peso pari a 1,6 kg.

Malattie del cavolfiore tardivo

Il cavolfiore tardivo teme molto le variazioni di temperatura che possono pregiudicarne in maniera irreversibile la raccolta. Le temperature più alte di 20° C tendono a ritardare la produzione del corimbo mentre quelle più basse la anticipano favorendo la fioritura e dunque l'impossibilità di raccogliere un buon fiore. Tra i parassiti che possono colpire il cavolfiore tardivo c'è la peronospora, causata da troppa umidità, l'ernia delle crucifere che colpisce le piantine che al momento del trapianto sono troppo grandi. Chiocciole e roditori possono rovinare il raccolto.

Peculiarità del cavolfiore tardivo

Il cavolfiore tardivo è ricco di acqua con un buon quantitativo di vitamine, fosforo e calcio. L'apporto di energia è rilevante e la pianta è anche ricca di zolfo. Il cavolfiore in genere viene bollito e l'odore caratteristico è prodotto dall'elevata quantità di zolfo che contiene. Il corimbo, ovvero l'infiorescenza, ha un sapore intenso attenuato dalla cottura a vapore. Il fiore maturo si può conservare in freezer fino a tre mesi o anche sott'olio previa bollitura del corimbo. Sradicando il cavolfiore con tutte le foglie e conservandolo in luogo fresco e asciutto, si può mantenere fino a tre settimane.