Il cavolo navone

Caratteristiche del cavolo navone

Il cavolo navone è una varietà dall'aspetto molto simile a una normale rapa. Ha una forma ovale o rotonda, una buccia ruvida tendenzialmente marrone chiaro. La polpa invece va dal bianco al giallo tenue e può essere utilizzata assieme alle foglie per vari tipi di preparazione.

Terreno e concimazione del cavolo navone

Questa varietà di cavolo necessita di un terreno esposto al sole, anche se non disdegna la mezzombra. Per una crescita migliore è meglio coltivarlo in un clima temperato, ma riesce a resistere anche con temperature più rigide. Si tratta infatti di un ortaggio prevalentemente invernale.
Apprezza i terreni dalla buona capacità drenante e ben compattati, ricchi di sostanze nutrienti e caratterizzati da un pH che va da 5,5 a 7. Uno degli elementi che più aiutano lo sviluppo di questo ortaggio è il potassio, per cui è consigliato arricchire il terreno con concimi ricchi di questo elemento.

Piantumazione del cavolo navone

La semina di questa varietà può cominciare a maggio in terra piena. Si effettuano solchi profondi un paio di centimetri, mantenendo una distanza di circa 30 centimetri tra una pianta e l'altra.
A giugno, per un periodo che va fino al mese di settembre, può poi avvenire la piantumazione tramite trapianto. Dopo la germinazione si può iniziare questa operazione quando alle piantine sono spuntate 3-4 foglie.
Si consiglia di irrigare spesso e abbondantemente, scegliendo come periodo ideale le giornate calde, prestando però attenzione a non creare ristagni nel terreno.

Coltivazione del cavolo navone

Il cavolo navone, spesso definito anche rutabaga, è un ortaggio molto produttivo che solitamente non richiede cure particolari. Predilige però determinati climi e cresce rigoglioso con qualche accortezza. Dopo aver selezionato un buon terreno nutriente, mediamente esposto al sole, è molto importante mantenere l'area pulita dalle erbacce e dalle altre piante infestanti. Eliminare queste problematiche aiuta anche a tenere a bada la diffusione di patologie e parassiti. Per proteggere la pianta è utile intervenire con la pacciamatura, che contribuisce anche a mantenere il terreno adeguatamente umido e compatto.
Nel corso della crescita è bene diradare le foglie per mantenere il giusto spazio tra le piante.
La raccolta avviene in autunno e può continuare per tutto l'inverno. Indicativamente si comincia circa 100 giorni dopo il trapianto, quando il tubero mostra una dimensione di almeno 4 centimetri.

Malattie del cavolo navone

Nel corso della crescita questo cavolo può andare incontro a diverse malattie. Tra le principali patologie funginee ci sono l'oidio e la peronospora, che causano rispettivamente macchie bianche e scure sulle foglie, l'ernia del cavolo, che indebolisce la pianta fino a farla avvizzire, e un fungo chiamato rhizoctonia. Esso porta l'ortaggio a marcire, mettendo a repentaglio il raccolto. Altri problemi sono rappresentati dalle lumache, che mangiano tanto le foglie quanto le radici, nonché la larva di un insetto chiamato mosca del cavolo, anch'esso capace di rovinare l'ortaggio.

Peculiarità del cavolo navone

Il cavolo navone è una varietà di cavolo non molto conosciuta, ma utilizzata fin dall'antichità per le sue proprietà benefiche, l'ottima resa in cucina e la possibilità di utilizzo per l'alimentazione del bestiame. Chiamato anche rapa svedese, questo ortaggio è stato ottenuto inizialmente tramite l'incrocio tra due specie diverse: la rapa e il cavolo selvatico. Ha un ciclo di coltivazione biennale e può essere consumato sia crudo che cotto, utilizzato come ingrediente per gustose insalate, bollito, fritto, o impiegato in zuppe, vellutate e ottimi risotti.