La cipolla dorata ha una forma tondeggiante e un colore ramato più caldo del bulbo classico. Il gusto è dolce e delicato, l'ideale per soffritti e ricette a lunga preparazione.
Anche la varietà dorata del bulbo ama un terreno ricco, fresco, umido, leggero e ben drenato: prima di cominciare la semina è opportuno dissodarlo per bene e aggiungere letame maturo e sali minerali come azoto, potassio, magnesio e rame.
È molto importante anche eliminare eventuali resti di precedenti colture che possono attirare insetti e lombrichi infestanti. La cipolla dorata resiste bene al clima invernale, ma teme le gelate notturne e i cambiamenti di temperatura repentini; predilige essere rivolta verso un'esposizione soleggiata.
Si semina a settembre e si può trapiantare in vaso o in campo dopo 50 giorni.
Per quanto riguarda la piantumazione, si semina tra la fine dell'estate e gli inizi della stagione autunnale, per la precisione durante le prime due settimane di settembre. Si piantano due semini di cipolla all'interno di una cellula di polistirolo con alveoli e si irriga copiosamente per le prime settimane nel terreno fertile, nutrito e ben drenato.
Successivamente si trapiantano in vaso o in campo aperto le foglioline che hanno attecchito meglio. È importante mantenere una distanza di almeno 50 cm tra le piantine e di 20 cm tra le file parallele del raccolto.
La cipolla dorata ama l'inverno e il clima freddo, ma attenzione a non esporla al gelo e al vento, soprattutto di notte durante i cambiamenti repentini di temperatura. Quando fa freddo è bene proteggerla con dei tunnel o dei tendoni plastificati, mentre in estate si possono usare delle reti ombreggianti per riparare il frutto dai raggi diretti UV.
Il bulbo non ama frequenti irrigazioni: passato il primo mese di assestamento, la piantina non deve essere annaffiata troppo perché questo può farla marcire.
Per un raccolto sano e abbondante è consigliato controllare spesso il terriccio e pulirlo da eventuali erbacce e piantine infestanti: è importante anche concimarlo in profondità con letame maturo, stallatico o sali minerali in quantità equilibrate.
Il periodo del raccolto è dopo maggio, quando le cipolle sono ben mature.
La cipolla teme malattie come virosi e peronospora, tra le più gravi e difficili da guarire; per evitare qualsiasi contaminazione è indispensabile sarchiare con cura il terriccio e eliminare qualsiasi residuo precedente di colture.
Non bisogna usare coltelli, zappe, rastrelli e altri strumenti infetti, ma procedere sempre alla sanificazione degli utensili prima di qualsiasi operazione di sarchiatura e potatura.
Durante la primavera e la bella stagione le cipolle vengono minacciate da insetti come larve, millepiedi, bruchi, lumache e cimici: nelle pozzanghere e nei ristagni, invece, possono svilupparsi intere colonie di funghi e spore, quindi è meglio drenare sempre il terreno.
La cipolla dorata ha un sapore dolce e più delicato rispetto alla rossa o alla bianca, ed è più versatile in cucina sia cruda che cotta. È l'ideale per insalate estive e negli hamburger a stelle e strisce.
Si utilizza nei soffritti e nel ragù di carne, nelle preparazioni lunghe come stufati e brasati di carne.
È l'ingrediente fondamentale per insaporire alcuni primi piatti della cucina italiana, come il risotto alla milanese e le fettuccine al salmone. Dopo il raccolto, la cipolla dorata si può conservare sia in frigorifero, sia in un luogo fresco e asciutto, come in dispensa.