Il Corbezzolo

Caratteristiche del Corbezzolo

Il corbezzolo è una pianta rustica utilizzata principalmente a scopo decorativo, ma ottima per la produzione di frutti. Si può coltivare anche in vaso e si adatta a diversi climi, a patto di saper seguire alcune piccole accortezze.

Il corbezzolo è una specie sempreverde della famiglia delle Ericacee. Ha un aspetto cespuglioso utilizzato soprattutto a scopo estetico in parchi e giardini. Fiorisce in autunno e tra novembre e dicembre produce dei frutti piccoli, dalla forma tondeggiante e dal colore rosso. Il trapianto avviene durante i mesi autunnali o in quelli primaverili, a seconda del clima, e si procede poi alla raccolta tra l’autunno e l’inverno, a una distanza temporale piuttosto breve dalla fioritura. Seppur poco diffusi i frutti si consumano in varie preparazioni culinarie.

Terreno ed Esposizione del Corbezzolo

Per coltivare il corbezzolo non è fondamentale selezionare un terreno specifico, poiché è in grado di adattarsi anche a suoli poco fertili. In generale è però consigliato offrire un substrato poco calcareo e lievemente acido, caratterizzato da una buona capacità drenante per evitare pericolosi ristagni. Per questo il terreno deve essere soffice e poco compatto, arricchito con del concime organico, del letame o del compost durante il trapianto e ogni anno nel periodo primaverile.

Piantumazione del Corbezzolo

Per semplicità si consiglia di evitare la semina e di partire dalle piantine già formate, piantandole in autunno o in primavera. Il primo caso è consigliato in ambienti caratterizzati da clima mite, mentre il secondo in presenza di temperature più rigide. In alternativa si può pensare di riprodurre la pianta tramite talea, considerando tempistiche più lunghe per l’attecchimento.
Per la messa a dimora è importante interrare la pianta in profondità, concimando la buca con del compost. Le radici in questo modo potranno svilupparsi correttamente.

Coltivazione del Corbezzolo

Il corbezzolo è una pianta tendenzialmente resistente e che non necessita di impollinazione per poter produrre, poiché autofertile. Non è difficile coltivarla in terrapiena o in vaso, rispettando però le sue esigenze. Per poter crescere in salute è importante preparare un terreno pulito e mantenerlo sgombro da erbe infestanti, soprattutto grazie a interventi di pacciamatura. Quest’ultima si può fare posizionando della paglia alla base dell’arbusto, che aiuta anche il terreno a mantenere la propria umidità.
La pianta non ha normalmente bisogno di grandi quantità di acqua, ma nei primi periodi di sviluppo, quando le radici ancora non sono penetrate in profondità nel terreno, giova di una buona irrigazione, a maggior ragione se l’ambiente in cui cresce è caldo.
Le potature sono sporadiche, grazie a uno sviluppo moderato della pianta. Possiamo comunque intervenire in prossimità della primavera eliminando i rami più secchi e le parti più folte, per permettere alla pianta di crescere più in forze.

Malattie del Corbezzolo

In quanto specie rustica il corbezzolo è molto resistente, anche contro le più comuni patologie delle piante. Può però risentire dell’azione degli afidi e delle cocciniglie, che mettono a repentaglio la salute della pianta, e di una malattia fungina chiamata septoriasi, causata dalla Septoria undenonis. Quest’ultima provoca la diffusione di macchie di colore giallo sulle foglie del corbezzolo. Questi problemi si possono prevenire con appositi trattamenti naturali, tra cui il propoli e il decotto di equiseto, capace di incrementare le difese della pianta, nonché con prodotti a base di ortica, peperoncino e aglio.

Peculiarità del Corbezzolo

Non tutti lo sanno, ma il corbezzolo è stato per molto tempo il simbolo del Tricolore, poiché in certi periodi dell’anno fiori bianchi e frutti rossi coesistono sulla pianta assieme al verde delle foglie. Oggi questi arbusti sono meno diffusi rispetto a qualche decennio fa, ma i loro frutti sono ancora utilizzati in cucina, sia consumati freschi che cotti per la preparazione di marmellate. La polpa, leggermente granulosa, ha un sapore mediamente dolce con una leggera nota acidula.