L'erba Madre

Caratteristiche

In Italia viene chiamata con molti nomi: Erba amara, Amarella, Piretro e altri a seconda delle regioni ma è originaria dell’Asia e poi diffusa in Europa. Appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una erbacea perenne che si trova allo stato spontaneo alla base dei muri, luoghi incolti ma sempre in pianura o collina. Il fusto eretto è ricoperto da una densa peluria, solitamente arriva ad una altezza di 50-60cm, solitamente arriva a 40cm . Raggiunge il massimo dello sviluppa in 2 o 5 anni. Le foglie sono di colore verde, pennate e bipennate, se strofinate emanano il loro caratteristico aroma perché contengono oli essenziali. Quelle sopra i fusti sono alterne e più piccole.  La fioritura avviene da maggio a settembre con fiori molto simili a piccole margherite. Sono riuniti in corimbi terminali, hanno un solo giro di petali bianchi e corti, al centro un bottone depresso giallo. Una volta recisi durano per molto tempo.
 

Terreno concimazione e clima

È una pianta che si trova spesso allo stato spontaneo ma è possibile coltivarla in orto, in giardino o in vaso. La coltivazione di due o più piante deve avvenire a file e devono essere disposte a circa 40cm una dall’altra. È una erbacea che cresce bene in qualsiasi terreno da quello arido e sassoso a quello argilloso e sabbioso, con un pH alcalino o acido. Il terreno non necessita di una preparazione particolare ma l’importante è che sia ben drenato. Non ha bisogno di una particolare di concimazione, ma come sempre una concimazione di fondo agevola la crescita. La posizione migliore è la mezza ombra, no in pieno sole. L’epoca migliore del trapianto è da marzo-aprile fino a fine estate, comunque lontano da temperature troppe fredde.
 

Piantumazione

È un’erbacea  infestante, si riproduce in modo spontaneo attraverso la dispersione del seme. Si possono acquistare le piantine in vivai. Preparare la buca dalla dimensione leggermente maggiore del pane di terra. Interrare la pianta e coprire con la terra smossa, premere delicatamente e bagnare. La moltiplicazione per divisione delle radici si procede dividendole in porzioni grandi, che abbiano degli  giovani germogli. Interrare le nuove porzioni in un terriccio misto a sabbia per agevolare il radicamento. La semina direttamente a dimora solo quando le gelate sono lontane, marzo-aprile, oppure in semenzaio in autunno. La messa a dimora definitiva in piena terra a maggio o giugno a seconda del clima, in modo da dare tempo alle radici di adattarsi prima della stagione invernale.
 

Coltivazione

Le annaffiature devono essere scarse, solo al bisogno quando il terreno è asciutto. Tra il mese di luglio e quello di settembre si possono raccogliere i fiori. Durante tutta la primavera si raccolgono le foglie, solo quelle della rosetta basale quando sono lunghe solo alcuni centimetri, quelle degli steli fiorali sono coriacee e con un sapore sgradevole. Attraverso questa potatura la pianta produrrà nuovi gruppi di foglie e in questo modo si possono ottenere maggiori raccolti. È una pianta che vive parecchi anni, quando il contenitore risulta piccolo è il momento di rinvasare. La coltivazione in vaso richiede una maggior attenzione al drenaggio idrico, posizionare dell’argilla espansa o altro materiale drenante sul fondo agevola l’eliminazione dell’acqua. Prestare attenzione quando le piantine sono ancora piccole e in piena terra perché è facile confonderle con erbacce da estirpare.
 

Malattie

Essendo una pianta rustica e che si adatta a terreni difficili è difficilmente soggetta a malattie provocate da parassiti o insetti e malattie fungine. Attenzione a malattie dovute al ristagno idrico come l’asfissia radicale. È causata da troppe annaffiature o da un cattivo drenaggio, l’acqua si ferma sulla superficie occupando gli spazi vuoti, privando così il terreno all’ossigeno di arrivare alle radici.   La pianta non riceve il nutrimento e deperisce. 
 

Peculiarità

La coltura popolare e la medicina antica hanno sempre utilizzato questa erba per scopi fitoterapici. Ha proprietà curative contro il mal di testa, antinfiammatorie, digestive ed epatiche, antispasmodiche e allevia i dolori mestruali. Si consiglia di utilizzarla per scopi terapeutici solo sotto consiglio di esperti, si possono riscontrare effetti collaterali. Si utilizzano le foglie ed i fiori fatti essiccare e utilizzati nella preparazione di macerati o infusi, anche come impacchi. Il suo profumo è sgradevole e pungente e allontana gli insetti. La radice ha un sapore piccante. In cucina si utilizzano le foglie che sono amare per insaporire frittate, tortelli e torte rustiche. Fiori e foglie si essiccano in un luogo asciutto e buio. Dopo la raccolta è possibile congelare le foglie.