L'indivia riccia è un ortaggio ricchissimo di fibre e di principi detox che facilitano la digestione e combattono l'obesità, quindi è consigliata all'interno di diete dimagranti.
Si consiglia di consumarla da cruda perché mantiene tutte le sue caratteristiche organolettiche: è croccante, saporita, con un gusto più deciso e strutturato rispetto all'insalata tradizionale. Sazia e soddisfa il palato anche stufata o cotta al vapore come condimento o come farcia per involtini e torte salate.
L'indivia riccia, dopo il raccolto, si conserva in frigorifero e si consuma dopo 15 giorni.
L'indivia riccia cresce molto bene in un terriccio sciolto, fresco, soffice e ben drenato: prima di seminare si consiglia di dissodare con cura il suolo per renderlo ancora più morbido e accogliente.
L'ortaggio ama le temperature fredde e l'esposizione soleggiata, ma teme l'eccessiva umidità, quindi è bene drenare il terreno di frequente. Per quanto riguarda la concimazione, meglio non eccedere con l'azoto che potrebbe essere fatale per lo sviluppo della pianta, ma preferire un orto con resti di precedenti colture, come le zucchine, oppure con concimi in stato di decomposizione. Il trapianto avviene circa 20 giorni dopo la semina.
La piantumazione avviene in semenzaio in autunno, in ottobre: le piantine vanno interrate a una distanza di circa 20 cm tra di loro, sulla fila, e di almeno 50 cm sulle file parallele.
I germogli sono pronti per essere trapiantati 20 giorni dopo la semina e si raccolgono quindi nel periodo natalizio.
Si sconsiglia l'uso di azoto nel periodo della semina perché potrebbe deformare le piantine; meglio scegliere un orto coltivato precedentemente a zucchine, pomodoro, oppure in cui sono presenti residui di concime in stato avanzato di decomposizione.
Durante la semina è meglio non usare concimi di azoto perché potrebbe rovinare le piantine, meglio sfruttare un orto con resti di colture precedenti (pomodoro, melanzane, zucchine) o di concime in stato di decomposizione avanzato (letame molto maturo e stallatico maturo).
Per quanto riguarda le irrigazioni, la scarola ama un terreno umido ma ben drenato, senza ristagni e pozzanghere.
Sono caldamente consigliati interventi come la pacciamatura naturale in paglia e l'imbianchimento.
Il primo protegge l'orto dalle precipitazioni abbondanti e trattiene la traspirazione, il secondo si effettua unendo le piantine con un elastico verso la fine del ciclo vegetativo, per ottenere foglie più tenere e un cespo più chiaro.
L'indivia riccia è un ortaggio piuttosto resistente ma teme due minacce principali: gli afidi neri e le lumache.
Questi parassiti mangiano le foglie della scarola e trovano nel cespo un rifugio, un nido accogliente in cui riprodursi.
Per tenerli lontani si consigliano concimi naturali a base di macerato di ortica e degli impacchi di aglio da effettuare direttamente sul terriccio, assieme al cosiddetto estratto di neem, un prodotto speciale che si trova facilmente in un negozio di fiori o sugli shop online di giardinaggio.
L'indivia riccia è un ortaggio tipicamente autunnale che si semina in ottobre, si trapianta dopo 20 giorni in campo aperto ed è pronto per la raccolta nel periodo natalizio.
Necessita di irrigazioni frequenti e di concimi naturali a base di ortiche, aglio, estratto di neem e letame maturo in avanzato stato di decomposizione.
Ama il freddo ma teme le gelate, quindi è consigliato proteggere le piantine prima del trapianto in serre o tunnel coperti. È una valida alternativa all'insalata, ricca di fibre e sostanze detox, croccante e saporita.
L'indivia riccia è un ortaggio tipicamente autunnale che si semina in ottobre, si trapianta dopo 20 giorni in campo aperto ed è pronto per la raccolta nel periodo natalizio.
Necessita di irrigazioni frequenti e di concimi naturali a base di ortiche, aglio, estratto di neem e letame maturo in avanzato stato di decomposizione.
Ama il freddo ma teme le gelate, quindi è consigliato proteggere le piantine prima del trapianto in serre o tunnel coperti. È una valida alternativa all'insalata, ricca di fibre e sostanze detox, croccante e saporita.