La lattuga gentile

Caratteristiche della lattuga gentile

La lattuga gentile, conosciuta anche con il nome di canasta, è una varietà di insalata caratterizzata dal sapore dolce e delicato. Si riconosce per il cespo ben aperto, con foglie dai bordi increspati i cui colori spaziano dal verde chiaro al viola-rossastro.

Terreno e concimazione della lattuga gentile

La lattuga gentile si può trapiantare in tutte le stagioni dell'anno, da gennaio fino a settembre. Il terreno non deve essere di tipo sabbioso o povero di nutrienti, pertanto per arricchirlo il tal senso si può utilizzare il concime stallatico pellettato. Inoltre il suolo va preparato con l'operazione di vangatura, per rivoltare e sminuzzare i blocchi di terra.
In fase di pre-semina o pre-trapianto è utile intervenire con concimi organici e organo-minerali, oppure con concimazioni a base di letame stagionato.

Piantumazione della lattuga gentile

È possibile seminare la gentilina in campo o in semenzaio. Nel primo caso i semi si mettono a postarelle, appositi buchetti nel terreno, mentre nel secondo caso si fanno germinare in vasetti al riparo dagli eccessi sia di caldo che di freddo. Il periodo di semina è molto ampio: dicembre-gennaio se ben riparate, febbraio-marzo in semenzaio e successivamente in pieno campo da aprile a giugno. La distanza tra le piantine dovrà essere di circa 30 cm e lo stesso spazio deve essere mantenuto anche tra le file. Questa tenera insalatina ama il sole: in piena luce crescerà forte e velocemente.

Coltivazione della lattuga gentile

Nella coltivazione della lattuga gentile la pacciamatura con paglia o con teli di iuta, è un'ottima pratica al fine di impedire la crescita delle erbe infestanti, per mantenere la giusta umidità del suolo e anche per proteggere le piantine dall'azione della pioggia battente.
Le foglie di questa insalata traspirano molto e per tale motivo sono consigliate irrigazioni frequenti e abbondanti. I momenti salienti in cui aumenta il fabbisogno di acqua sono subito dopo il trapianto e nella fase di formazione del cespo: in linea generale è bene ricordare che l’annaffiatura nelle ore serali è preferibile poiché previene molte malattie fungine.
Per quanto riguarda la raccolta, quella della canasta va effettuata prima che monti a seme, solitamente entro i 100 giorni di coltura, tagliando tutto il cespo tranciando di netto alla sua base

Malattie della lattuga gentile

La lattuga gentile in condizioni di umidità eccessiva è soggetta ad alcune malattie fungine.
La rizoctonia crea problemi dovuti a funghi e attacca le piantine, la peronospora invece crea una muffa bianca sulle foglie.
Il temibile verticillium fa marcire interamente tutto il cespo e ha una diffusione molto rapida pertanto bisogna eliminare tempestivamente le piante colpite. In agricoltura biologica si ferma l’infezione eliminando tempestivamente le piante che ne sono colpite.
L'oidio è una malattia fungina facilmente riconoscibile dalle caratteristiche chiazze bianche e polverose che appaiono sulle foglie.

Peculiarità della lattuga gentile

Il sapore della gentilina è delicato e la croccantezza delle sue foglie la rendono adatta in vari usi in cucina. Infatti, è sicuramente ottima cruda, perfetta come base per insalate ricche, ma è anche buonissima cotta in padella con olive taggiasche e pinoli: in questo modo può costituire un ottimo ripieno per una torta rustica speciale.
Per conservare l’insalata nel frigorifero, è necessario eliminare le foglie esterne, avvolgere il cespo in un canovaccio leggermente umido e riporlo nella parte più bassa del frigorifero.