La lattuga multifoglia verde

Caratteristiche della lattuga multifoglia verde

Rustica ed elegante, la lattuga multifoglia verde presenta tonalità brillanti e diversi principi nutritivi importanti per l’organismo. Come un fiore a petali che si schiude, allo stesso modo questa varietà si mostra come un insieme di grossi e teneri petali verdi che si diramano fino a formare questo gustoso vegetale.

Terreno e concimazione della lattuga multifoglia verde

Il terreno adatto ad accogliere la lattuga multifoglia verde è umido, leggero, ricco di sostanze organiche e concimato nel periodo autunnale e invernale.
È possibile concimare con letame maturo, nella misura di 2 o 3 kg per metro quadrato o in assenza, può bastare l’aggiunta di potassio. Quest’ultimo può essere somministrato con metodi naturali e cioè aggiungendo cenere oppure acquistando prodotti specifici per questa coltura. Se il suolo è arido, è necessario annaffiare le radici con costanza senza saltare alcuna irrigazione, che causerebbe una fioritura prematura.
Il clima migliore per questa coltura è quello medio-temperato compreso tra i 15°C - 25°C, dal momento che soffre sia il caldo torrido che il freddo deciso.

Piantumazione della lattuga multifoglia verde

La semina della lattuga multifoglie verde deve avvenire tra l’ultima decade di marzo e la fine di luglio nel caso di coltivazione in campo aperto. È ammessa anche la semina sotto serra a patto che tutte le operazioni vengano svolte tra gennaio e febbraio. In tal caso è possibile ottenere un abbondante raccolto in primavera o all’inizio dell’estate. Nel caso di semina in campo aperto, si può seminare a fine marzo continuando ogni due settimane fino all’ultima decade di luglio, in tal modo il raccolto si riesce a prolungare da giugno fino alla prima quindicina di ottobre.

Coltivazione della lattuga multifoglia verde

Il terreno per la coltivazione della lattuga multifoglie verde deve essere ben lavorato sia prima della semina che successivamente. Nella fase iniziale è necessaria la vangatura, per favorire la traspirazione delle radici e la rottura della crosta che si forma con la pioggia. Dopo lo smottamento del terreno si procede con il rastrello, per il livellamento del suolo. Quando le piante mostrano le prime foglioline, si eliminano le piante deboli creando tra loro una distanza di circa 8 centimetri nel primo momento e poi di circa 20 centimetri, pressando bene il terreno che si trova intorno alla pianta. Lo sfoltimento e il distanziamento servono a favorire la buona riuscita del raccolto per questo tale operazione va eseguita anche in caso di coltivazione sotto serra. Anche l’irrigazione riveste un ruolo importante, soprattutto nei mesi di maggiore siccità, controllando che non ci sia acqua in eccesso in modo da evitare pericolosi ristagni.

Malattie della lattuga multifoglia verde

La lattuga multifoglia verde è soggetta all’attacco di alcuni animali come i topi e le talpe, che scavando nel terreno per realizzare le loro tane possono danneggiare le radici. Per questo è fondamentale la zappettatura, che controlla la comparsa di erbe infestanti e di eventuali animali che distruggerebbero le radici vanificando il lavoro. Ma anche i parassiti sono pericolosi, come ad esempio le lumache, che sono ghiotte delle foglie di questa lattuga e ne rovinano il raccolto. Tra gli insetti a cui fare attenzione ricordiamo le nottue, la grillotalpa, le elateridi, gli Aphis lactucae, gli Aphis papaveri e la Siphonophora sonchi. Vi sono inoltre alcune malattie crittogamiche che colpiscono le foglie come l’Erysiphe cichoracearum, la Bremia lactucae e la Sclerotinia sclerotiorum.

Peculiarità della lattuga multifoglia verde

La lattuga multifoglia verde presenta un sapore fresco e morbido perfetto per gustose insalate. Si tratta, infatti, di un vegetale che può essere consumato solo crudo o in freschi centrifugati a base di verdure. Si presta alle più diverse combinazioni tra cui le carote, il mais, le cipolline fresche, il sedano e altre tipologie di insalata da condire con limone fresco o con gustose vinaigrette e tanti semi oleosi, ricchi di proteine. Per la conservazione si consiglia di tenerla in frigorifero per non più di 3 o 4 giorni mentre esternamente si conserva per poche ore, poiché soffre le alte temperature e gli sbalzi.