La lattuga trentina

Caratteristiche della lattuga trentina

La lattuga trentina fa parte della famiglia delle composite ed è una varietà da cespo. È una pianta rustica e vigorosa che si adatta a varie condizioni climatiche. Le sue foglie frastagliate sono di colore verde chiaro con bordi rossicci. Ha una piccola radice ma un cespo molto voluminoso e pesante.

Terreno e concimazione della lattuga trentina

La lattuga trentina ha bisogno di un terreno drenante e concimato precedentemente con prodotti organici. Essendo una pianta tipica dell'Italia settentrionale, ama un clima fresco e sopporta anche le temperature più basse. Bisogna però far attenzione alle gelate, quindi, quando le temperature si abbassano sotto i 10°C, è opportuno coprire con un tessuto non tessuto per evitare che le piantine si brucino.
Il trapianto in pieno campo avviene da febbraio a settembre, dopo 10 giorni dalla semina, periodo utile alla germinazione.

Piantumazione della lattuga trentina

Essendo una pianta che teme le gelate, nei primi mesi dell'anno quando le temperature sono più basse, è opportuno seminare in semenzaio o piccoli vasetti.
Praticare dei fori profondi 1 cm, inserire i semi ricoprendoli con un velo di terriccio, ad una distanza di circa 20 cm uno dall'altro.
Dopo 10 giorni dalla semina, avremo delle piantine con 3-4 foglie piccole. Le piantine sono pronte per il trapianto in pieno campo. Il terreno deve essere concimato precedentemente con prodotti organici, l'esposizione in pieno sole. Fare delle file con fori profondi 3 cm distanziati tra di loro 35 cm, spazio necessario a fare crescere bene il cespo.

Coltivazione della lattuga trentina

La lattuga trentina non ha bisogno di particolari cure, il terreno deve essere concimato solo precedentemente al trapianto, e solo con prodotti organici.
Lo spazio tra le piantine è molto importante per la crescita del cespo, durante il trapianto è opportuno ricordarsi di tenerle qualche centimetro più alte dalla terra, per evitare che le foglie schiacciate su di essa crescendo marciscano.
Per non effettuare la sarchiatura, si consiglia di usare la pacciamatura utilizzando paglia o teli per ricoprire lo spazio tra una lattuga e l'altra.
L'irrigazione è molto importante, deve avvenire regolarmente e preferibilmente di mattina presto, evitando di bagnare le foglie.
La raccolta avviene da giugno a novembre, è opportuno guardare le dimensione del cespo e la sua consistenza. Il cespo di medie dimensioni viene raccolto per intero.

Malattie della lattuga trentina

Essendo piante che germogliano e crescono in climi freschi, richiedendo irrigazioni continue, sono anche molto soggette a parassiti e malattie fungine.
In un clima con tasso di umidità molto alto, è molto probabile che la pianta venga attaccata dall'oidio, l'ingiallimento delle foglie ne è la conferma. Per ovviare al problema basta nebulizzare sulla pianta un infuso di equiseto.
Se sulle foglie notiamo una muffetta bianca, allora c'è la presenza della peronospora, malattia che si presenta quando ci sono ristagni d'acqua. Per debellarla con un rimedio naturale, basta preparare una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua, da cospargere sulle piante.

Peculiarità della lattuga trentina

La lattuga trentina ha un cespo molto voluminoso e pesante, le sue foglie sono arricciate di colore verde chiaro con bordi rossicci, sono molto tenere ma allo stesso tempo croccanti. Ha un sapore davvero dolce e gustoso.
Viene utilizzata in cucina per la preparazione di ottime insalate. La particolare forma delle foglie e il suo colore la rendono davvero unica per la preparazione di piatti originali, soprattutto quando si parla di guarnizione.
Se tenuta in sacchetti o contenitori appositi da frigorifero, può essere conservata anche per una settimana.