Il mandorlo

La pianta di mandorlo

Il mandorlo è un'essenza che eccelle per longevità, col suo aspetto esteriore che è paragonabile a quello del pesco. I suoi tronchi sono uniformemente rivestiti da cortecce scure alla vista e ruvide al tatto. Nelle prime fasi della sua crescita, al contrario, il tronco appare liscio e regolare, con una colorazione grigio chiara.

Caratteristiche

L'albero di mandorlo, per via delle sue peculiarità, si adegua alla perfezione a diverse tipologie di terreno. Unica accortezza da tenere è quella di optare per un luogo nel quale sia presente un drenaggio ottimale ed i cui valori del pH siano possibilmente compresi fra 7.0 e 8.4. Contrariamente a quello che si potrebbe credere, esso necessita di una buona e costante concimazione. Affinché la sua chioma cresca con vigore, cosa buona e giusta è concimarlo con sostanze nutritive che vanno dal fosforo fino al potassio. Esse sono in grado sia di migliorare le caratteristiche dei frutti sia di renderne più celere la maturazione. La sua coltivazione può avvenire sia tramite seme che tramite innesto.

Piantumazione

A proposito della sua messa a dimora, la pianta va delicatamente adagiata su una buca precedentemente ricavata nel terreno e non meno profonda di 50 centimetri. La larghezza deve al contrario essere pari ad 80 centimetri almeno. Sul fondo, assieme alla terra, è bene mettere almeno 200 grammi di cornunghia, un concime di formulazione organica la cui sintesi avviene unendo tra loro corna e zoccoli di animali. Una parte della buca va invece colmata con un misto di terriccio e letame. La radice va invece rinfrescata facendo utilizzo sia di fango che di un tutore che possa aiutare la pianta a rimanere perfettamente dritta. A proposito invece della messa a dimora del seme, bisogna farlo germinare in un vasetto. Questa fase durerà non più di una ventina di giorni.

Coltivazione

La raccolta delle mandorle è temporalmente collocabile a cavallo tra i mesi di agosto e di settembre. Due sono, a tal proposito, le vie percorribili. La prima metodologia di raccolta consiste essenzialmente nell'attendere che i frutti cadano in maniera spontanea, raccogliendoli quindi da terra. La seconda prevede invece l'utilizzo di macchine. In tal caso, sotto la chioma, vengono disposte delle fitte reti sulle quali i frutti si ammucchieranno. Soprattutto in passato, la caduta delle mandorle veniva facilitata ricorrendo a rudimentali ma efficaci bastoni.
Le principale cura è costituita ovviamente dalla prevenzione. Porre riparo ad ogni problematica vorrà dire, prima di tutto, acquistare una piantina sana ed una varietà mediamente resistente. Irrigarle nella giusta maniera è un altro buon passo in avanti. Questa fase non dovrà avvenire in corrispondenza della chioma, ma sotto di essa. Non bisogna nemmeno esagerare, in fase di trattamento, con la quantità di azoto.

Malattie

Diversi sono i fattori di rischio che potrebbero compromettere sia la salute della pianta sia, conseguentemente, un raccolto soddisfacente. Vi sono le formiche, in primis. L'azione di colonie potenziali potrebbe, a lungo andare, mitigare negativamente l'abbondanza e l'aspetto dei frutti.
È bene non trascurare nemmeno gli afidi, parassiti di minuscole dimensioni i quali, se non combattuti in maniera incisiva, conferiranno a tutte le foglie un aspetto giallastro e bucherellato.
In ultimo, ma non per importanza, altro fattore di rischio è rappresentato dai bruchi. Quando il loro numero è limitato, l'eliminazione può avvenire manualmente, seguendo solo alcune accortezze. In caso contrario, bisogna per forza di cose ricorrere a sostanze insetticide.

Peculiarità

In base a quello che la loro stessa denominazione suggerisce, le mandorle si contraddistinguono per un sapore amarognolo, tutt'altro che fastidioso. Tale caratteristica è dovuta alla presenza di un nutriente chiamato amigdalina, la cui concentrazione varia tra il 2 ed il 4%.
Interi, i frutti del mandorlo vengono in maniera particolare utilizzati nella produzione di dessert, tra cui il celeberrimo amaretto. Se sottoposta a lavorazione, invece, dalla mandorla possono essere ricavate materie prime, come il latte, essenziale nella preparazione di dolci ulteriori.
In quanto ricche di oli, sotto l'azione della luce le mandorle tendono ad assumere un sapore tendente al rancido. Proprio per questo, cosa buona e giusta è conservarle correttamente. Basterà riporle all'interno di un sacchetto trasparente per alimenti, mettendo il tutto in un freezer le cui temperature non superino i 4 gradi. In questo modo, resisteranno fino a due anni.