Il nocciolo

Il nocciolo

Proveniente dall'Asia e diffuso in tutte le nostre regioni italiane, fino a 1400 metri di quota, il nocciolo è un arbusto appartenente alle Betulacee.
Può arrivare anche fino a 4 m d'altezza e per questo va potato di continuo.
I frutti sono le nocciole, tonde e marroni.

Terreno ed esposizione

Il nocciolo cresce bene in un terreno ricco di sostanze organiche, umido e profondo, con un pH intorno a 6.
È invece meglio evitare i terreni compatti e con ristagni idrici che possono provocare dei seri danni al raccolto.
L'albero del nocciolo necessita di una buona posizione soleggiata e ombreggiata, anche in collina.
Si trapianta dall'inizio dell'autunno fino alla prima metà della stagione invernale.
Per quanto riguarda la concimazione del terreno, si consiglia di utilizzare compost maturi di origine animale, all'incirca 20 - 30 kg per ogni esemplare di pianta.

Piantumazione

Per quanto riguarda la piantumazione dell'albero del nocciolo, è bene cominciare nella stagione autunnale, tra ottobre e novembre. Come prima cosa si scavano delle buche mantenendo una distanza di circa 5 - 7 m tra le piante, in base al tipo di altitudine e di terreno.
La buca deve essere profonda il doppio rispetto al pane di terra della piantina di nocciolo già formata e precedentemente acquistata in vivaio o nei negozi specializzati. Una volta scavata, si riempie con compost organici e letame maturo in decomposizione.
I frutti cresceranno dopo circa 3 - 4 anni dalla messa a dimora.

Coltivazione

L'allevamento dell'arbusto del nocciolo si caratterizza per la tipologia a cespuglio o ad alberello, a seconda della produzione dei cosiddetti polloni basali.
La prima cosa da fare dopo il trapianto e la messa a dimora in campo aperto delle piantine, è procedere alla fase di sarchiatura e di diserbo delle piante infestanti e delle erbacce che possono compromettere il raccolto.
Queste due operazioni si effettuano circa due anni dopo il trapianto, in modo da dare alle piantine il tempo necessario per un naturale assestamento. A partire dal terzo anno di messa a coltura si procede a regolari potature, mediante cesoie da giardinaggio disinfettate che eliminino i polloni basali in eccesso e i rami rovinati, malati o secchi.
Se le piante di nocciolo vivono in terreni freschi, non è necessario installare delle strutture di irrigazione, poiché necessitano di dosi idriche moderate e proporzionate alle precipitazioni naturali. Si bagna a livello delle radici, e mai sul tronco, per evitare pericolosi ristagni e il marciume del legno.

Malattie

Per quanto riguarda le malattie del nocciolo, le avversità sono numerose ed è necessario concimare in modo naturale, senza sostanze chimiche, per preservare la tipologia biologica del raccolto.
Bisogna citare il famigerato oidio o mal bianco, e il mal dello stacco, le cosiddette malattie crittogramiche che possono danneggiare in modo pericoloso il tronco, i rami e le foglie delle piante.
Fra gli insetti che attaccano il nocciolo, citiamo la cimice verde, il balanino, il maggiolino, la cimice angolosa e l'eriofide del nocciolo.

Peculiarità

Il nocciolo regala frutti dalla forma tonda che differiscono di dimensioni in base alle varietà delle cultivar: esistono tantissme tipologie, come la Gentile Romana, la Tonda Gentile delle Langhe, oppure la Tonda di Giffoni.
Ogni regione italiana, inoltre, dà il nome a una specifica varietà di nocciole, come la Minnulare siciliana o la Nocella Rossa campana. In Piemonte la nocciola è un prodotto IGP.
La nocciola ha un sapore dolce e burroso, per alcuni aspetti simile al cacao: per questo viene utilizzata per realizzare ottime creme dolci spalmabili.