Il peperoncino Fatalii è un cultivar tardivo originario dell'Africa Centrale, caratterizzato da un arbusto alto fino a 1 m, con frutti allungati di un bel giallo vivo.
Si tratta di uno dei peperoncini Habanero più piccanti al mondo, con un gusto fruttato e un piacevole sentore di agrumi.
Il peperoncino Fatalii cresce bene in un terriccio fresco, umido, soffice e ben drenato, concimato con letame maturo e compost organici di rame e potassio a lento rilascio. Ama le temperature calde e l'esposizione in pieno sole, va irrigato costantemente ma con dosi moderate di acqua. Per quanto riguarda il trapianto, si mettono a dimora le piantine verso aprile-maggio, quando le temperature si fanno più miti: nel periodo dello sviluppo della pianta non bisognerebbe mai scendere sotto i 22°C.
La piantumazione si effettua con semenzaio, verso febbraio-marzo: le sementi vanno interrate in piccoli contenitori di polistirolo alveolato, ricordandosi di irrigare di frequente.
Un trucco del miglior giardiniere è quello di inumidire le sementi con impacchi di camomilla e tamponarli con carta assorbente, prima della semina.
L'erba è lenitiva e consente al semino di dischiudersi più velocemente, assorbire le sostanze nutritive del suolo e attecchire meglio.
Si selezionano quindi solo i germogli più resistenti e si possono mettere a dimora, mantenendo una distanza di 50-60 cm tra le piante sulla fila e di 1 m sulle file parallele dell'orto.
Il peperoncino Fatalii necessita di tepore e di alte temperature, quindi bisogna mantenere quel clima caldo e umido tipico dell'Africa Centrale di cui è originario.
I semini in fase di piantumazione devono crescere a una temperatura di circa 14°C, mentre la pianta messa a dimora necessita di almeno 22°C per svilupparsi in condizioni ottimali. Non sempre è possibile assicurare queste temperature così gradevoli, quindi si installano dei teli e delle coperture agrovelo che non solo proteggono dal freddo e dalle piogge torrenziali, ma mantengono un ambiente fresco, umido, asciutto ma mai secco.
È questo il microclima ideale di cui ha bisogno la pianta del peperoncino Fatalii.
Un'altra cura importante, la coccola che favorisce una produzione rigorosa, è l'irrigazione frequente ma sempre moderata, ben bilanciata con una concimazione rigorosamente bio a base di rame e potassio.
Le malattie più diffuse sono le virosi che colpiscono i germogli durante i mesi più freddi, come fusarium, marciume grigio e bianco, malattie fungine e causate da microbi e batteri.
Tra gli insetti, i maggiori disturbatori della pianta di peperoncino Fatalii sono gli afidi che si possono estirpare con rimedi naturali.
Ad esempio, sono efficaci gli impacchi di cipolla, gli infusi di aglio e di ortica che si possono nebulizzare direttamente sulle foglie.
Inoltre, si consiglia di concimare con humus per favorire lo sviluppo delle coccinelle, insetti portafortuna golosi di afidi e di pidocchi.
Il peperoncino Fatalii ha una forma allungata e un bel colore giallo vivace: si tratta di un prodotto autoctono della famiglia dell'Habanero, originario dell'Africa Centrale. Il sapore è piccante, dolce e leggermente fruttato, con un gradevole sentore di arancia e limone.
La polpa non è troppo succosa e quindi si consiglia di essiccarlo e conservarlo sott'olio o sott’aceto, nei pratici vasetti di vetro. È perfetto anche tagliato a metà e spalmato su una fetta di pane e burro, per una merenda tropicale ed esotica.