Il pero Williams

Caratteristiche del pero Williams

Il pero Williams, chiamato così in onore di un botanico di Londra che lo studiò, è il cultivar più diffuso sul territorio italiano.
Il frutto è caratterizzato da un gusto molto gradevole, dolce e zuccherino, la forma allungata e la polpa soda e succosa.

Terreno e concimazione del pero Williams

Per quanto riguarda il terreno, il pero Williams ama un suolo fresco e asciutto; si adatta anche ai terreni meno fertili e più secchi, l'importante è che il pH sia compreso tra 4,5 e 8.
Gradisce un clima fresco e temperato, teme sia le gelate invernali che il contatto diretto con i raggi del sole e i periodi di siccità.
Rispetto ad altre cultivar come il melo, l'albero della pera è più delicato, quindi si consiglia di proteggere gli arbusti all'interno di tunnel coperti e piantare il frutteto in una zona soleggiata ma riparata dai raggi più aggressivi.

Piantumazione del pero Williams

Il pero Williams si pianta per talea o per germinazione, ma la cosa migliore da fare è acquistare gli alberelli già formati dal giardiniere, in serra o in un vivaio specializzato.
La messa a dimora in campo aperto si effettua dopo l'autunno, quando sono cadute tutte le foglie, oppure durante gli ultimi mesi invernali, quando la terra si rigenera.
È bene mantenere una distanza standard di 3-4 metri tra gli arbusti e di 7-8 metri tra le file del frutteto, per consentire il transito e per lasciare lo spazio necessario di germinazione.

Coltivazione del pero Williams

Per quanto riguarda la coltivazione del pero Williams, è bene prestare qualche accortezza in più poiché si tratta di un prodotto piuttosto delicato.
Come prima cosa, richiede una particolare protezione durante i mesi invernali, quindi si può effettuare una prima operazione di pacciamatura o di inerbimento.
Con la prima si utilizza uno strato di lana, di juta o di paglia a diretto contatto con il suolo, in modo da proteggerlo dalle gelate e dalla grandine; con la seconda si ricopre la pianta con una sorta di mantello di foglie che vengono periodicamente sfoltite e potate.
Il pero Williams richiede frequenti irrigazioni, attraverso il sistema più efficace che è quello a goccia, in grado di distribuire l'acqua senza causare stress idrico.
Inoltre, è molto importante concimare con compost organici di letame maturo o stallatico, unito a sali minerali (potassio, zinco, rame, magnesio), humus organici e leguminose.

Malattie del pero Williams

Il pero Williams soffre alcune malattie fungine che possono diventare molto pericolose, come l'oidio, e una serie di parassiti come la maculatura bruna, il ticchio, la valsa e il cosiddetto brusone.
Inoltre, bisogna citare la cocciniglia, il famigerato ragnetto rosso, l'afide grigio del pero e molti altri agenti patogeni che stanno diventando sempre più diffusi in questo specifica cultivar.
Nei casi più gravi bisogna provvedere a un trattamento antiparassitario; per prevenire e allontanare queste minacce la cosa migliore da fare è concimare abbondantemente.

Peculiarità del pero Williams

Il pero Williams produce frutti rigogliosi, succosi e saporiti, una varietà molto comune sulle tavole degli italiani.
La pera è ottima consumata durante il pasto quotidiano, a colazione e come spuntino: è ricchissima di acqua e sostanze antiossidanti benefiche per l'organismo.
In cucina trova un largo impiego nella preparazioni di dolci, crostate, biscotti, confetture e salse agrodolci per carni e pesce. Dopo il raccolto estivo, la pera si conserva in frigorifero per una ventina di giorni, oppure in un luogo asciutto e lontano dal sole.