Rosmarino

Caratteristiche

Il Rosmarino è un arbusto sempreverde e perenne che può raggiungere anche i 3 metri di altezza. I fusti giovani si colore grigio-verde sono coperti di una leggera peluria ma con il tempo diventano legnosi. Sviluppano molti ramificazioni con un comportamento eretto ma esiste anche una varietà prostrata. Le radici ramificate e profonde sono resistenti e si ancorano al terreno. Le foglie hanno forma lineare e sono coriacee, sulla pagina superiore sono verdi scure e brillanti mentre in quella inferiore hanno una peluria bianca. Sessili ed opposte sono numerose sopra i gli steli. I fiori ermafroditi nascono all’ascella delle foglie fiorifere e sono riuniti in piccoli grappoli. Il loro colore varia da lilla a viola-azzurro o più raramente sono bianchi. La fioritura avviene da marzo ad ottobre ma in presenza di un clima mite anche durante tutto l’anno. Attirano molti insetti impollinatori. I semi si trovano all’interno di acheni brunastri, liberi oblunghi e lisci.

Terreno e Concimazione

Predilige un terreno sabbioso e arida, cresce in modo spontaneo anche nelle crepe dei muri ma è adattabile a un terreno argilloso. Importante è che possa usufruire di un buon drenaggio idrico. In terreni fertili la pianta ha una crescita vigorosa ma poco aromatica. Se la coltura avviene in vaso è opportuno mischiare al terriccio per piante aromatiche un po’ di sabbia per favorire un adeguato drenaggio. Come tutte le piante della macchia mediterranea resiste bene alla siccità. Il clima caldo ed una esposizione in pieno sole sono ottimali ma resiste bene anche in mezza ombra e a climi più freddi. In presenza di inverni particolarmente rigidi posizionare le piante in luoghi protetti dai venti, vicino ai muri. Il trapianto a dimora definitiva solitamente avviene in primavera ma nel sud Italia, dove il clima è temperato, è possibile anche in autunno. Non è necessaria una vera e propria concimazione, al massimo due volte all’anno l’uso di concimi a lenta cessione per apportare sostanze nutritive.
 

Piantumazione

La semina del rosmarino non è molto diffusa, questa aromatica si sviluppa facilmente per talea o per ripartizione dei cespi. La riproduzione per talea è possibile quando il rosmarino ha raggiunto la piena maturazione. In piena primavera si recide con una taglio a 45° una ramificazione giovane lunga 15cm, eliminare le foglie dalla parte basale. Interrare la talea in un vaso con terriccio ed una piccola parte di sabbia grossolana, devono fuoriuscire solo le prime foglie. Mantenere il terriccio umido ma non zuppo. Trascorsi 2-3 mesi la talea sarà ramificata e si procede con la messa a dimora a piena terra o in vaso. Un’ altra metodologia per la riproduzione di questa pianta aromatica è per divisione dei cespi. La pianta d’origine deve avere almeno uno o due anni. In primavera si estrae il rosmarino dal vaso o dal terreno,sui individuano i cespi riproduttivi e con molta attenzione si separano le radice senza romperle. I cespi separati vanno messi in vasi o in piena terra, premendo leggermente con le mani per far aderire bene il terriccio alle radici e bagnare il terreno.
 

Coltivazione

La coltivazione del rosmarino non necessità di grande esperienza e di particolari cure in quanto è una pianta molto resistente e rustica. In inverno se  le temperature sono particolarmente rigide si deve utilizzare un agritessuto per coprire la pianta in vaso mentre se è a dimora proteggere il terreno alla base della pianta con paglia o materiale organico. L’irrigazione non deve essere frequente se non nel periodo del trapianto o durante le estati particolarmente aride, attendere che il substrato sia completamente asciutto prima di annaffiare. La potatura primaverile permette di regolare la dimensione della pianta, recidendo i rami cresciuti eccessivamente. Devono essere recisi a circa 30cm dalla base, eliminare sempre i rami secchi o danneggiati. Le cime possono essere tagliate durante tutto l’anno, anche se sono presenti i fiori.
 

Malattie

Normalmente non viene attaccato da parassiti o afidi, perché il suo olio essenziale ha un naturale potere repellente. Il coleottero Chrysolina si nutre delle foglie e depone le uova a fine estate. Le larve sono bianche con delle strisce nere e si trovano spesso nella pagina inferiore della foglia. Se l’ infestazione di questo coleottero è ridotta si possono eliminare i rami, se invece è la defogliazione è notevole si devono utilizzare prodotti specifici. In alcuni casi è possibile notare la comparsa sulle foglie di muffa o patina di colore biancastro che indica la presenza di mal bianco o iodio. In questo caso eliminare i rami e se non è sufficiente utilizzare antiparassitari. I funghi Alternaria e  Rhizoctonia si manifestano con delle macchie sulle foglie. Accade quando la pianta è in un luogo umido e poco soleggiato o le irrigazioni sono state eccessive.