Il carciofo

Caratteristiche del carciofo

Il carciofo è un ortaggio presente in tante varietà; quella più comune ha forma tondeggiante e allungata e un colore verde di varie sfumature con venature violacee nella parte interna.

Terreno e concimazione del carciofo

Il terreno ideale per la coltivazione del carciofo è sciolto e drenante. Prima della messa a dimora è importante preparare il terreno lavorandolo in profondità (circa 40 - 50 centimetri) e attuare una concimazione almeno quattro mesi prima della semina.
La concimazione deve essere abbondante dal momento in cui la coltivazione può durare diversi anni e si realizza con del letame maturo (circa 5 chilogrammi per ogni metro quadro coltivato).
Se non si dispone di un terreno ben drenato, è consigliabile rialzare le aiuole per evitare ristagni.
L'epoca di trapianto migliore è tra fine luglio e primi di ottobre.

Piantumazione del carciofo

I metodi per eseguire la piantumazione del carciofo sono: semina, riproduzione dei polloni e messa a dimora degli ovuli.
La semina deve avvenire in un semenzaio protetto tra febbraio e marzo, oppure sul terreno tra aprile e maggio seminando direttamente sul terreno.
La piantumazione da polloni prevede di prelevare i germogli dalla base della pianta tagliandoli insieme a una porzione di radice. Questa operazione deve essere eseguita in primavera oppure in autunno.
La messa a dimora degli ovuli avviene invece prendendo i germogli non schiusi dalla pianta. In questo caso deve essere mosso il terreno per effettuare una concimazione e poi interrare l'ovulo a circa 4 centimetri di profondità.

Coltivazione del carciofo

Per avere un buon raccolto, il carciofo deve essere curato nella maniera giusta, controllando l'eventuale presenza di malattie funginee e spostando la coltura ogni 4 o 5 anni.
Questo ortaggio non cresce durante l'estate e l'inverno poiché teme le alte temperature e quelle molto basse. Per promuovere lo sviluppo anche nel periodo dormiente, è necessario effettuare delle abbondanti irrigazioni nel periodo estivo e controllare che il terreno non si secchi mai.
Per proteggere i carciofi dal freddo è importante coprire le piante con del tessuto non tessuto o con il metodo della pacciamatura. La pacciamatura è utile per tenere al caldo le radici ma non deve mai essere troppo umida per evitare marciumi.
Per una crescita ottimale è necessario rimuovere con un coltello i germogli in eccesso e gli ovuli. Il taglio degli ovuli deve avvenire in autunno o in inverno e prende il nome di scardacciatura mentre la rimozione dei polloni, diccioccatura, va fatta in estate.

Malattie del carciofo

Le malattie che possono attaccare il carciofo sono in genere di natura funginea e derivano da una cattiva gestione del terreno.
La fusariosi è una malattia che può colpire il carciofo; per evitare la sua comparsa è importante eseguire un controllo accurato del terreno distanziando bene le piante tra loro di almeno un metro ed eliminare tempestivamente le piante che presentano la malattia.
La Peronospora è un'altra malattia che può colpire il carciofo e causa delle macchie giallastre con sfumature scure al centro nella superficie dell'ortaggio, oltre che una muffa bianca sulle foglie.
Entrambe le malattie possono essere curate utilizzando dei prodotti a base di rame.

Peculiarità del carciofo

Il carciofo ha diverse proprietà benefiche e previene diverse malattie. Il sapore amarognolo e il basso contenuto calorico, lo rende molto versatile per qualsiasi utilizzo culinario.
Per una conservazione ottimale del prodotto prima della cottura, è importante tenerlo lontano da fonti di calore e togliere le foglie esterne solo prima di cucinarlo.
Per un ottimo utilizzo del prodotto cotto, è possibile eliminare la metà verso la punta e togliere il fondo del carciofo, ossia la parte più coriacea.
I cuori di carciofo ottenuti vanno sciacquati con acqua e limone e lessati in abbondante acqua.