La melanzana bianca

Caratteristiche della melanzana bianca

La melanzana bianca può essere coltivata in pieno campo e in serra grazie alle sue dimensioni e all'altezza medie. Il suo nome deriva dal colore della buccia. Presenta pochi semi, una polpa carnosa e una forma ovale e leggermente costoluta.

Terreno e concimazione della melanzana bianca

Come tutte le varietà di melanzana questo ibrido dal ciclo medio-precoce richiede un terreno drenante, sciolto e ricco di sostanze nutritive. Al tempo stesso deve avere una notevole capacità idrica. In questo modo si assicura una buona resa della pianta e la si protegge dai ristagni idrici che provocano marciumi radicali. Attecchisce anche nei terreni moderatamente salini, ma mostra una predilezione per quelli sub-acidi o neutri. Durante la maturazione dell'ortaggio è necessario concimare regolarmente con compost o stallatico maturo e minerali a lenta cessione.

Piantumazione della melanzana bianca

Se si decide di effettuare la piantumazione per seme, le piantine devono svilupparsi in vasetti collocati in un ambiente protetto e con temperature di almeno 20°C oppure in una serra. Successivamente dopo 2 mesi possono essere trapiantate nell'orto o in un vaso. In entrambi i casi bisogna eliminare periodicamente le infestanti che compaiono alla base e in prossimità dell'esemplare. Si consiglia di stendere sul terreno una pacciamatura a base di paglia. Per supportare lo sviluppo della pianta è bene predisporre fin da subito tutori o altri sostegni per l’impalatura. È un accorgimento utile anche per assicurare una migliore esposizione al sole.
 

Coltivazione della melanzana bianca

La melanzana bianca è una varietà adattabile, tuttavia soffre notevolmente in caso di ristagni idrici oppure di un'esposizione sbagliata. Infatti le piante devono essere collocate in pieno sole. Si necessita quindi di un terreno drenante con una buona quantità di sabbia al suo interno. È preferibile optare per un'irrigazione a goccia al mattino o comunque durante le ore più fresche. L'apporto d'acqua deve essere maggiore durante la fase di fruttificazione perché è caratterizzata da una forte traspirazione. In caso contrario, la melanzana bianca presenta un sapore amaro. Per garantire lo sviluppo dell'esemplare e degli ortaggi è necessario un apporto costante di microelementi e minerali a lenta cessione (azoto, magnesio, potassio, fosforo). La pianta subisce notevoli danni in casi di temperature superiori a 36°C e inferiori a 10°C. Per permettere alla pianta e alle radici di crescere senza problemi si devono lasciare 60-80 cm tra un esemplare e l'altro e almeno 80 cm tra le file. La raccolta parte da giugno.

Malattie della melanzana bianca

La melanzana bianca risente delle basse temperature soprattutto durante le prime fasi di sviluppo. Per questo motivo le piantine devono crescere in un ambiente protetto oppure in serra. In caso contrario si assiste alla necrosi dei tessuti. Le elevate temperature e il mancato apporto idrico, invece, influiscono negativamente sulla resa. I ristagni idrici portano alla comparsa di muffe sia nell'apparato radicale sia sulle foglie. Le piante possono essere colpite anche dai parassiti, come i ragnetti rossi, le dorifore, gli afidi, le tute, i vermi nematodi e i moscerini bianchi.

Peculiarità della melanzana bianca

Questo ortaggio si caratterizza per una forma ovale leggermente costoluta e per la buccia di colore bianco. Le piante presentano un'altezza media e una crescita vigorosa, con una resa media di circa 5-6 chili per esemplare. In genere una melanzana bianca pesa circa 300-400 grammi. Questi ortaggi vengono preferibilmente consumati freschi e in cucina sono usati per preparazioni come la caponata e la parmigiana di melanzane oppure per vari contorni. La raccolta avviene a scalare durante l'estate, quando il frutto è compatto, con la buccia lucida, pochi semi e leggermente immaturo.