Il peperone monchetto

Caratteristiche del peperone monchetto

Grazie al sapore dolce che presenta, il peperone monchetto è una varietà molto amata dalla tradizione gastronomica veneta. Si tratta di una pianta precoce, molto produttiva e resistente. Con una buccia molto sottile, la bacca quando matura presenta un colore verde chiaro e rosato, con una lunghezza di circa 10 cm.

Terreno e concimazione del peperone monchetto

Il terreno migliore per la coltivazione del peperone monchetto è arioso e ben lavorato, per consentire uno sviluppo armonioso delle radici, che generalmente non si innestano a grosse profondità ma arrivano a un massimo di 25-30 cm. Per migliorare la resa del raccolto, si consiglia di concimare il terreno con letame ben maturo o, in mancanza, con humus, preparandolo per la semina. Per quanto riguarda la distanza, è necessario mantenere almeno 40-45 cm di distanza tra una piantina e l’altra e 1 metro tra le file, per consentire la lavorazione del terreno anche nelle fasi successive.

Piantumazione del peperone monchetto

Il peperone monchetto può essere coltivato sia in vaso che nell’orto, facendo attenzione a scegliere vasi sufficientemente grandi con una tipologia di terreno nutrito bene e con pH neutro. In questo caso il vaso va posizionato in un’area soleggiata del terrazzo, per consentire un adeguato nutrimento alla piantina. Il trapianto, invece, va eseguito nei mesi di aprile e maggio nella zona più calda dell’orto, proteggendo la pianta dalle gelate e dai ristagni di acqua, che rovinerebbero il raccolto.
Proprio per questo si consiglia di trapiantare solo a primavera inoltrata, quando la temperatura raggiunge anche i 25°C durante il giorno e i 15°C di notte e in terreni che non presentino strati secchi ma ben inumiditi.

Coltivazione del peperone monchetto

Il peperone monchetto ha bisogno di poche importanti cure per maturare bene. La pacciamatura, ad esempio, è un’operazione fondamentale che serve a mantenere il terreno sempre ben idratato ma non pieno di acqua. È necessario, inoltre, garantire una temperatura media, che non scenda sotto i 10° C e non superi i 37° C, una condizione che causerebbe una vera e propria scottatura del frutto che si macchierebbe con piccoli punti sulle foglie. Per questo è utile posizionare le piantine in un'area dell'orto che presenti zone d’ombra durante le ore più calde. Così facendo, nei mesi di luglio e agosto si potrà ottenere un buon raccolto, facendo attenzione a non far maturare troppo i peperoni ma raccogliendoli con un leggero anticipo. Si consiglia di adoperare delle forbici simili a quelle utilizzate per l’uva, in questo modo la pianta non si rovinerà e continuerà a fruttificare fino a settembre.

Malattie del peperone monchetto

Anche il peperone monchetto è soggetto ad alcune malattie come il Mosaico del tabacco, un virus che viene trasmesso da insetti e funghi che attaccano la pianta in modo inesorabile. Anche la Phytophthora è molto pericolosa perché causa appassimento e marciume della pianta senza possibilità di recupero. La Cinerea, invece, viene provocata dall’eccessiva umidità che causa vere e proprie lesioni nello stelo e macchie marroni e biancastre che fanno ammalare tutta la pianta. Infine, questa varietà può essere aggredita da un fungo polifago: la Sclerotinia Sclerotiorum, che porta la pianta a inaridirsi, vanificando il raccolto.

Peculiarità del peperone monchetto

Dal gusto morbido e dolciastro, il peperone monchetto si presta a diverse preparazioni rustiche, anche se generalmente viene servito fritto come contorno o nella variante agrodolce, condito con zucchero e aceto. Per i più esigenti, questa varietà viene preparata con una leggera imbottitura a base di pane raffermo e uova e poi cotta al forno. Perfetto come contorno, può diventare un piatto unico se servito con ripieno o crudo nell’insalata insieme a mais, pomodori e lattuga. Si conserva in frigorifero per circa 1 settimana o all’aperto per qualche giorno, facendo attenzione a non esporlo a temperature troppo alte.