Peperoni

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I peperoni

Chi sta avviando un orto ha delle preferenze per quanto riguarda le coltivazioni da inserirvi e il peperone è sicuramente una delle più ambite. Ma come coltivare i peperoni con successo? Come tutte le solanacee richiede impegno costante, esperienza e un substrato ricco di materia organica, di micro e macronutrienti.
Prima di tutto bisogna scegliere la varietà. Queste si distinguono per forma e colore. Allungati, quadrati, triangolari, a sigaretta; gialli, rossi, verdi, arancioni. Non dimentichiamo però che ognuno ha uno specifico impiego. I peperoni in coltivazione si distinguono in adatti per il consumo da crudo, consumo da cotto, conservazione, essicazione. Aggiungiamo poi che, soprattutto alcuni ibridi F1, sono stati selezionati per essere resistenti alle malattie e quindi potrebbero darci un aiuto importante nel ridurre gli interventi con fitofarmaci.
Per quanto possa sembrare bizzarro coltivare peperoni in vaso non è così strano; anzi si possono ottenere grandi soddisfazioni. Dando un buon substrato e seguendoli con concimazioni costanti le difficoltà non sono enormi. Il nostro balcone deve però essere ben esposto: la pianta per crescere e produrre necessita di almeno 25-30°C di giorno e 16-18°C durante la notte.  Forniamo un terriccio di medio impasto, sciolto cui aggiungeremo abbondante stallatico sfarinato (o, meglio ancora, cornunghia). Il substrato deve rimanere sempre fresco, ma evitando i ristagni. Il contenitore deve essere profondo non meno di 35 cm. Per migliorare gusto e dimensioni del raccolto concimiamo con regolarità usando un prodotto liquido o, nel biologico, macerato di ortica. Su balconi e terrazzi non è raro che vi sia vento: è quindi fondamentale, da subito, predisporre un tutore alto almeno 50 cm e procedere con cimature costanti.
 

Coltivazione dei peperoni

Per coltivare i peperoni bisogna partire tra gennaio e marzo (a seconda della nostra collocazione geografica). La semina va fatta al coperto, consigliamo in appositi vassoi alveolari.  Si mettono tre semi in ogni alveolo: bisognerà coprirli con della vermiculite, scaldare dal basso ed esporre ad una buona fonte luminosa,mantenendo sempre una buona umidità. La germinazione avviene in circa 10 giorni: si sceglierà poi una singola pianta per alveolo. Il trapianto a dimora si fa dopo 40-50 giorni, quando cioè è stata emessa la quinta foglia vera. Naturalmente le temperature notturne devono essere già intorno ai 15°C: di solito si può procedere già a marzo, al Sud, mentre al Nord bisogna attendere almeno maggio.
La pianta di peperoni è molto esigente per quanto riguarda la coltivazione. L’apparato radicale ha uno scarso sviluppo e richiede terreni molto fertili, profondi, di medio impasto. Devono poi essere ricchi di macro e micronutrienti oltre che di materia organica. Per preparare la parcella si consiglia di vangare per tempo e inglobare almeno 40 kg di compost o stallatico ogni 10 mq. Non bisogna poi dimenticare che necessita una grande quantità di magnesio: è utile quindi aggiungere del litotamnio o della farina di rocce.
Tutti questi interventi ci aiuteranno a mantenere le piante in salute, specialmente in estate: visto lo scarso sviluppo radicale non è raro che vadano in crisi idrica, compromettendo crescita e produzione.  Le irrigazioni dovranno comunque essere frequenti e abbondanti: creiamo a lato dell’impianto dei solchi i cui far scorrere l’acqua una volta a settimana.
Fondamentale per il successo è sapere come piantare i peperoni. Una volta che le piantine hanno raggiunto la giusta dimensione le dobbiamo porre a distanza di 50-60 cm sulla fila e tra le file. Collochiamo anche in questo caso da subito un tutore in profondità e leghiamo gli steli. Accanto alla fila creiamo un solco per far scorrere l’acqua. Dopo circa tre settimane dal trapianto bisognerà procedere con la sarchiatura e anche con il rincalzo del colletto. Periodicamente è molto utile anche cimare le piantine: se sono più compatte sono anche più resistenti e aumenta la produzione di fiori e frutti.
La raccolta è scalare, comincia da metà estate. Non sempre però si attende la completa maturazione, specialmente per le varietà verdi e gialle. Il consumo può essere da crudo o da cotto; le cultivar a polpa più spessa sono le migliori per la conservazione in barattolo, sott’olio o sott’aceto.
Le avversità cui va incontro il peperone sono molte. In particolare bisogna prestare attenzione alla piralide, da combattere con piretroidi o Bacillus thuringiensis. Temibile è anche la peronospora che può essere prevenuta solo con rotazioni periodiche: lasciamo riposare il terreno 4 anni tra una coltivazione di peperone e l’altra. Altro nemico è l’antracnosi: possiamo prevenirlo con prodotti a base di rame, ma anche con le giuste consociazioni. Evitiamo innanzitutto di mettere peperoni vicino ai fagioli. Ottimi compagni di coltura son invece carciofi, insalate, finocchi e cavoli.