Il radicchio di Chioggia precoce

Caratteristiche del radicchio di Chioggia precoce

Il radicchio di Chioggia precoce ha una forma tonda con foglie carnose e compatte che creano un cespo circolare e allungato. Dal colore rosso violaceo, ogni foglia presenta tonalità variegate ma sempre molto intense che danno vita a una base bianchissima che improvvisamente si macchia di un colore vivo.

Terreno e concimazione del radicchio di Chioggia precoce

Il radicchio di Chioggia precoce può essere coltivato negli ambienti più variegati con diverse condizioni metereologiche, anche a temperature medio-basse. Il terreno più adatto per ottenere un buon raccolto deve essere sciolto e senza ristagni d’acqua che causerebbero marciume. Prima della semina si consiglia di effettuare una profonda aratura nel terreno di circa 40 centimetri per consentire di interrare una buona quantità di concime organico decomposto o di letame. È ammessa anche la semina in vivaio o in serre riscaldate con buon risultati dal punto di vista della qualità del prodotto e dell’abbondanza del raccolto.

Piantumazione del radicchio di Chioggia precoce

La semina deve essere organizzata in modo da distanziare le file di almeno 40 centimetri l’una dall’altra e di 30 centimetri sulla stessa fila. Il periodo migliore per la semina parte dalla metà di aprile fino all’ultima decade di agosto, ma solo se si ha la possibilità di eseguire la pacciamatura, in caso contrario, l’ultimo mese utile è luglio. Se si è in possesso di un vivaio o di una piccola serra, è consigliata la semina da dicembre a marzo per procedere alla successiva messa a dimora dall’ultima decina di febbraio a maggio. Pur essendo una varietà che si adegua alle più svariate temperature, è comunque soggetta alle gelate invernali, per questo bisogna fare attenzione a non scendere al di sotto dei 3 o 4 gradi centigradi.

Coltivazione del radicchio di Chioggia precoce

Il radicchio di Chioggia precoce necessita di irrigazione costante ma a piccole dosi, per evitare di causare pericolosi ristagni idrici. Questo significa che il terreno deve essere sempre umido ma non pieno di acqua, un risultato che può essere raggiunto con il sistema di irrigazione a goccia.
Una delle cure più importanti che deve ricevere la pianta è la sarchiatura, per la pulizia dalle erbe infestanti oltre alla zappettatura, che smuove la parte superficiale del suolo. Questa operazione riveste un ruolo fondamentale perché impedisce la formazione della crosta superficiale in seguito a irrigazioni eccessive o a piogge abbondanti. L’areazione delle radici può essere effettuata anche con la pacciamatura, alternativa alle operazioni precedenti, che può essere eseguita con paglia, naturale ed ecosostenibile, con teli biodegradabili o con teli di juta. Si tratta di un sistema che presenta un duplice vantaggio, il primo è quello di consentire alle radici di espandersi adeguatamente e il secondo è quello di permettere una costante umidificazione della pianta.

Malattie del radicchio di Chioggia precoce

Tra le malattie più comuni a cui è soggetto il radicchio di Chioggia precoce ci sono quelle crittogamiche fogliari come l’antracnosi, la botrys, l’oidio e la peronospora, che danneggiano la foglia alterandone l’aspetto e il sapore. Ma anche i marciumi del colletto, che possono causare danni al raccolto. Il vero nemico di questa varietà, però, resta la lumaca, che può essere allontanata con trappole semplici da realizzare con la birra o con sostanze non dannose per il terreno come il fosfato di ferro. Per ridurre il rischio di malattie e l’attacco di questo parassita è importante mantenere sempre il terreno libero da erbe infestanti evitando la formazione di ristagni.

Peculiarità del radicchio di Chioggia precoce

Il radicchio di Chioggia precoce presenta un sapore marcatamente rustico ma più delicato rispetto alle altre varietà di radicchio. Leggermente amarognolo, si sposa bene con l’aceto balsamico o con la vinaigrette. Perfetto nelle insalate, si presta anche a diverse ricette gourmet come il purè di radicchio e mele da abbinare al roast beef, gli involtini di radicchio ripieni di carne e riso o semplicemente crudi, tagliati finemente, da abbinare a carote e sedani alla julienne, per un aperitivo leggero e colorato. Per la conservazione, si consiglia una temperatura media tra i 7 e 5 gradi, se tenuto in frigorifero, per un massimo di 10 giorni. Se tenuto fuori, invece, per non più di 4 o 5 giorni.