Sedano

Caratteristiche del sedano

La coltura del sedano può dare buoni risultati in ogni periodo dell’anno se si assecondano le sue esigenze. Le irrigazioni devono essere frequenti: va quindi cresciuto dove non manchino le fonti di approvvigionamento. Anche il terreno deve essere adeguato: capace  di mantenersi fresco, ricco di sostanza organica, ma anche ottimamente drenato. Vanno evitati  i suoli sabbiosi, ma anche quelli argillosi che favoriscono i marciumi. La lavorazione del terreno è fondamentale: soprattutto entro i primi 20 cm deve essere tutto accuratamente sminuzzato; la superficie poi va livellata e rullata.

Per la concimazione bisogna utilizzare esclusivamente ammendanti ben stagionati, in misura di circa 500 q/ha. Le irrigazioni devono essere frequenti, ma leggere, a scorrimento.

Si tratta di un ortaggio esigente anche sotto l’aspetto del clima: la temperatura non deve mai scendere sotto i 16 °C: al Nord come al Sud, quindi, in inverno richiede la coltura sotto serra, all’occorrenza riscaldata.

Altri accorgimenti e varietà disponibili

Il sedano si mette a dimora da 40 a 80 giorni dopo la semina: le piantine vanno distanziate 10-15 cm sulla file e 35 tra le file, eliminando le foglie presenti (causa di eccessiva traspirazione e moria).

Una volta raggiunta la dimensione finale si può procedere con l’imbianchimento. Si effettua circa 3 settimane prima della raccolta. Tradizionalmente si rincalzano le piante coprendole completamente di terra, lasciando all’esterno solo le foglie apicali. In alternativa si possono rivestire con carta di giornale o materiale pacciamante scuro (plastica o tnt).

Le varietà a disposizione sono molte. Si distinguono per la colorazione della costa e intensità del sapore. Quelle bianche sono più tenere e croccanti, oltre ad avere un sapore più delicato ideale anche per il consumo a crudo. Quelle verdi sono più fibrose e dal sapore intenso, perfette per soffritti. Quelle rosse, infine, hanno un sapore più spiccato e particolare.